Il cantante senigalliese Fabri Fibra “non gradito” al concerto del 1° maggio
Un'associazione contro la violenza sulle donne contesta l'invito dei sindacati, lui replica - VIDEO
L’associazione “D.I.R.E.-Donne in rete contro la violenza”, ha espresso il proprio dissenso per la presenza del cantante senigalliese Fabrizio Tarducci, in arte Fabri Fibra, al concerto del 1° maggio, previsto a piazza San Giovanni in Roma.
“Il Primo Maggio è una festa, un evento di grande risonanza e troviamo diseducativo per i tantissimi giovani che vi partecipano invitare un cantante che scrive testi carichi di stereotipi contro la donna, che sono il terreno da cui si sviluppa la violenza”, ha spiegato il presidente dell’associazione Titti Carrano, chiedendo ai sindacati – organizzatori del concerto – di ritirare l’invito al cantante.
In particolare, nell’occhio del ciclone sono finiti alcuni passaggi della canzone “Venerdì 17”, che a detta del portavoce di D.I.R.E. canterebbero “lo stupro e l’assassinio di una bambina di 12 anni, esaltando azioni violente contro le donne“.
Fibra ha spiegato che le sue “canzoni non sono violente“, ribadendo che “i crimini contro le donne sono i peggiori che si possano commettere e questo va evidenziato senza fraintendimenti“.
Allegati
Guarda il video di “Venerdì 17”
"Le ragazze sono così sono tutte molto strane
si dividono in due gruppi: le (...omissis..) e le (...omissis..)."
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