Bloccato lo sfratto esecutivo di una famiglia colpita dalla crisi
Ottenuta grazie agli attivisti di "Arvultùra" e "Squola" la proroga e l'apertura di un tavolo di trattative - FOTO
Nella mattinata di venerdì 12 aprile, una delegazione di attivisti dell’Arvultùra di Senigallia e del centro sociale “Squola” di Pergola ha bloccato uno sfratto esecutivo a Monterado. Il picchetto si è reso necessario per impedire che una famiglia finisse in strada. Si tratta di due italiani che da un anno e mezzo hanno perso il lavoro, trovandosi, così, nell’impossibilità di pagare l’affitto.
L’iniziativa ha permesso di ottenere un mese di proroga e l’apertura di un tavolo di trattativa tra attivisti e Amministrazione Comunale. L’impegno, ora, è quello di trovare una soluzione dignitosa per chi, colpito dalla crisi, versa in una morosità incolpevole.
La casa è un diritto inalienabile e non si può accettare che i tagli agli enti pubblici e il patto di stabilità vengano utilizzati come scusa per giustificare finte soluzioni che ledono la dignità delle persone e non risolvono i problemi abitativi.
da
Spazio Comune Autogestito Arvultùra – Senigallia
Spazio Pubblico Autogestito Squola – Pergola
quello di una famiglia che non riesce più a pagare lo affitto di casa
ci dovrebbe essere una solidarietà da parte del comune di appartenenza che dovrebbe intervenire in questi casi e pagare l'affitto di casa o dare un immobile anche vecchio e malandato i uso questa famiglia.
esiste anche un problema tra l'altro del proprietario perchè se ha ottenuto lo sfratto dal giudice non era solo per il fatto che lo inquilino era moroso , ma probabilmente gli serviva altrimenti credo che il giudice non glielo avrebbe concesso
ALtro problema per il proprietario è che sicuramente le tasse (IMU ) le deve comunque pagare indipendentemente se lo inquilino paga o meno
sicuramente il problema più grande è per la famiglia
Le politiche sociali dovrebbero monitorare questi casi ed intervenire , solo che in comuni piccoli questo è un grande problema
E' ora di mettere alla prova il papa povero.
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