Il  Comitato Genitori Senigalllia Sud Belardi stigmatizza come “forme estreme di protesta” le iniziative prese da moltissimi genitori di tutte le scuole materne della nostra città.

Ricordiamo che queste proteste consistono nel consegnare dei fac-simili dei buoni pasto la mattina al posto di quelli veri fino a che le merende non siano ripristinate. Cosa ci sia di così estremo non riusciamo davvero a comprenderlo. E’ una forma di protesta e come tale va considerata. Certo è che la maggior parte dei genitori non si sente assolutamente rappresentata da questo Comitato di genitori “addolciti” e porta avanti con forza il giudizio che i tagli operati siano inaccettabili.

Ci viene da pensare che queste posizioni più edulcorate, assolutamente legittime per carità, siano il frutto di una mediazione con le forze politiche della maggioranza che cercano di dividere i genitori in modo da poter smorzare la protesta e di lasciare le cose in uno status quo inaccettabile. Dìvide et impera.

La proposta di togliere la frutta dal pasto principale e somministrarla durante la merenda altro non è che un modo di far comunque ricadere sulle famiglie il taglio di 50.000 euro. In poche parole la soluzione proposta da questa Amministrazione sarebbe quella di far comunque pagare agli stessi genitori le merende. Cornuti e mazziati ci verrebbe da dire.

Continuiamo pertanto a sostenere che il taglio deve essere sospeso e che si pensino forme di risparmio sul superfluo, invece che continuare a spremere come limoni sempre i cittadini.

Esprimiamo dunque la nostra solidarietà alle numerosissime famiglie che non intendono sottostare a questo atto e ricordiamo che giovedì 4 aprile presenteremo la nostra mozione in Consiglio Comunale per l’immediato ritiro del taglio.
da
Paolo Battisti, Roberto Mancini (Partecipazione)
e Luigi Rebecchini(Gruppo Misto)