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Fermo Pesca, la Lega Pesca Marche vuole spostare risorse regionali

Cecchettini: il trasferimento potrebbe interessare 1,2 milioni dal bando sui porti a fine programmazione

Navi da pesca ferme al porto di Senigallia, darsena sul piazzale Nino Bixio, porto, navi, pesca, vongolare

Spostare una parte delle risorse finanziare della Regione Marche sul fermo pesca biologico come richiesto dal ministero delle Politiche agricole. Il trasferimento potrebbe interessare 1,2 milioni derivati dal bando sui porti arrivato a fine programmazione. E’ quello che ha chiesto Simone Cecchettini, responsabile di Lega Pesca Marche, durante l’ultima riunione della Consulta regionale della pesca.

Da parte del ministero – spiega Cecchettini –, è arrivata la richiesta alle Regioni definite “fuori obiettivo convergenza” nel Fep-Fondo europeo per la pesca, come le Marche, di modificare l’allocazione di una parte dei fondi per destinarli alla copertura dei costi del fermo temporaneo biologico 2013 perché le risorse attuali possono arrivare a coprire solo le Regioni in “convergenza”, con deficit strutturali, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia”.

Per le altre Regioni, aggiunge Cecchettini, “c’è il rischio che le cooperative e le imprese di pesca debbano effettuare il fermo biologico, che dovrebbe essere in maniera orientativa di sei settimane, come lo scorso anno, senza avere la relativa copertura finanziaria destinata ad un’indennità per gli armatori”.
Una misura che, di solito, si accompagna, grazie ad un’intesa fra il ministero delle Politiche agricole e il ministero del Lavoro, anche alla cassa integrazione straordinaria in deroga per i dipendenti. 

Il fermo biologico temporaneo, ricorda Cecchettini, “è un’azione fondamentale nella gestione responsabile e sostenibile del settore della pesca, che ha sempre trovato il pieno appoggio di Lega Pesca”. I pescatori sono i primi soggetti interessati a tutelare il mare. Sostengono, quindi, il fermo pesca chiedendo, però, di vedere confermato il supporto economico a questa misura, un intervento essenziale che permette loro di poter interrompere le attività per tutto il periodo necessario ad attuare una rigenerazione delle risorse ittiche.
La proposta di Lega Pesca Marche alla Regione è, quindi, quella di dirottare 1,2 milioni del bando sui porti al fermo biologico in modo tale da avere una copertura finanziaria quasi totale per quest’anno e per il 2014.

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