Paradisi sulle tariffe delle palestre: “la Provincia si arrende e fa marcia indietro”
"Ma non basta: rispetto alle tariffe precedenti, i costi sono aumentati dai 2 ai 4 euro all’ora, ancora troppo"
Netta e sintomatica marcia indietro della Provincia sulle tariffe vertiginose delle palestre per le società sportive. La mia denuncia, con cui segnalavo la delibera assunta in sordina in prossimità delle feste natalizie dal commissario della Provincia Casagrande, ha sollevato un vespaio di polemiche e di prese di posizioni di politici, associazioni sportive, enti pubblici e privati in tutta la Provincia di Ancona.
Così l’altro giorno, in sede di commissione sport (di cui avevo richiesto la convocazione per parlare proprio di questo problema), la Provincia ha fatto sapere che avrebbe ridimensionato le tariffe triplicate con il blitz natalizio. Né il commissario Casagrande né la dirigente Mengoni hanno avuto il coraggio di affrontare la commissione, preferendo nascondersi dietro impegni precedentemente presi (quando gli uffici le avevano contattate per chiedere loro la disponibilità di un pomeriggio). Ormai, sciolto il Consiglio Provinciale, i dirigenti dell’ente non rispondono più a nessuno. Ma continuano a fare danni sottraendosi al confronto con gli amministrati e i rappresentanti dei cittadini.
Detto questo, la marcia indietro sintomatica della Provincia non basta ancora. Perché la Casagrande ha sì ridotto del 50% le tariffe per le società sportive, ma la base di partenza della riduzione è il prezzo base del costo di una palestra (già sensibilmente aumentato). In buona sostanza, rispetto alle tariffe precedenti, i costi non triplicano più ma aumentano comunque dai 2 ai 4 euro all’ora rispetto al tariffario precedente. Ancora troppo.
In un momento di crisi come questo, anziché chiedere soldi alle famiglie che già fanno sacrifici per mandare i figli a fare sport, bene avrebbe fatto la Provincia a bloccare i prezzi delle tariffe per i prossimi due anni almeno o, al più, ad adeguarle con la sola rivalutazione Istat (come d’altronde aveva già fatto in passato). Nei prossimi giorni presenterò a tutti i gruppi consiliari una mozione per invitare la Provincia a fare un ulteriore passo indietro. L’obiettivo è quello di incentivare le famiglie, anche quelle meno abbienti, a far praticare sport ai propri figli. Se gli enti locali non sono in grado di sostenere le associazioni sportive, quantomeno non le ostacolino.
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