Tre episodi legati a reati contro il patrimonio, nell’entroterra di Senigallia, hanno richiesto l’intervento dei militari dell’Arma dei Carabinieri ad Ostra Vetere, Passo Ripe e Casine di Ostra nella serata di sabato 23 marzo, per una rapina con aggressione e due furti.

Ad Ostra Vetere, la proprietaria della tabaccheria che si trova in via Battisti 5 era intenta, verso le 20.30, a chiudere il suo esercizio commerciale, dopo aver svuotato la cassa ed aver riposto il denaro nella sua borsa. In quel momento si sono presentati due uomini a volto coperto e armati di pistole, che la stessa vittima della rapina ha subito capito essere dei giocattoli.

La donna ha cercato di difendere la propria borsa dal tentativo dei due di portarla via, ma non ha potuto nulla, soprattutto perchè uno dei rapinatori le ha sferrato un pugno in faccia e l’ha strattonata con violenza, causandole ferite a labbro e gomito, giudicate guaribili in 7 giorni.

Impossessatisi del denaro, i due malviventi, entrambi alti circa un metro e 65/70 cm, uno robuto e uno più snello, con vestiti casual addosso, si sono allontanati a bordo di una Fiat Panda grigia, che, pur circolando a fari spenti, non è stata notata da nessuno dei residenti di Ostra Vetere interpellati dai Carabinieri. I militari fanno sapere di non essere riusciti a raccogliere dettagli utili alle indagini neppure dalle immagini registrate dalle telecamere sistemate sulle vie principali del paese, sottolineando come alcune di queste fossero non funzionanti.

Sempre nella serata di sabato 23 marzo, ai Carabinieri di Senigallia sono arrivate altre due richieste di intervento, per due furti compiuti in abitazioni di Passo Ripe e Casine di Ostra. I ladri si sono introdotti nelle case forzando le finestre, ma senza rubare oggetti di grande valore, nè danneggiando sensibilmente strutture o mobilio.

Furti analoghi, che con ogni probabilità portano la stessa firma, dato che su entrambi i luoghi è stata notata, da residenti che non hanno avvisato per tempo le forze dell’ordine, la stessa vettura, una BMW 320 station wagon grigia, che si aggirava in zona nelle ore antecedenti i furti. A bordo si trovavano due uomini, dai tratti somatici che ricondurrebbero all’Europa dell’Est come terra d’origine. La targa dell’auto è risultata clonata e le prime indagini l’hanno già ricondotta ad un mezzo di Forlì.