Schiavoni sulla sospensione delle merende alle materne: obbligati
L'Assessore: "Spese contenute in tutti i settori dell'Amministrazione, questa la scelta meno dolorosa"
La decisione di interrompere la distribuzione delle merende nelle scuole dell’infanzia dal prossimo mese di aprile non può essere compresa se non viene inserita nel contesto in cui è maturata. La difficilissima situazione economica e finanziaria del nostro Paese ha imposto ai Comuni severe misure di contenimento della spesa pubblica.
Il Comune di Senigallia, come annunciato in diverse occasioni pubbliche, si trova costretto a operare in esercizio provvisorio stante il Bilancio previsionale 2013 in fase di redazione.
Tutti i settori dell’Amministrazione Comunale, nessuno escluso, sono interessati da questa operazione di contenimento della spesa per poter arrivare alla definizione del Bilancio 2013 nei tempi stabiliti dalla legge, pur mantenendo tutta l’attenzione dovuta per l’area dei servizi alla persona e di supporto all’istruzione pubblica.
Nell’ambito del servizio di refezione scolastica, non potendo disporre delle stesse risorse degli scorsi anni, abbiamo avviato un’approfondita analisi per valutare le possibili soluzioni di carattere organizzativo che consentissero una riduzione della spesa e un efficientamento ulteriore del servizio.
In questo servizio non sono assolutamente possibili operazioni di semplice riduzione quantitativa perché comporterebbero l’ingiustificata e arbitraria esclusione di parte della platea dei fruitori.
D’altro canto riteniamo di non poter intervenire sul fronte delle entrate, aumentando le tariffe, considerato che le famiglie sono già molto provate dalla crisi economica in corso.
L’unica possibilità che avevamo era quella di intervenire in un servizio che fino ad oggi ci ha posto all’avanguardia nel settore della ristorazione scolastica e ci ha permesso di ottenere un importante riconoscimento di qualità da parte dell’Istituto Mediterraneo di Certificazione.
Abbiamo così preso in considerazione la sospensione del biologico (ritornando agli alimenti convenzionali) e delle merende distribuite nella scuola dell’infanzia che insieme comporterebbero una riduzione della spesa annua di circa 120.000,00 euro.
Abbiamo tuttavia continuato a lavorare per cercare di evitare l’interruzione del biologico che a nostro avviso rappresentava un grave arretramento del servizio dopo anni di impegno e di investimento finanziario.
Dopo un attento esame del sistema organizzativo e in collaborazione con il fornitore del servizio, siamo riusciti a scongiurare fino alla fine dell’anno scolastico la soppressione del biologico.
Per il nuovo anno scolastico stiamo valutando ulteriori ipotesi che permettano di lasciare sostanzialmente inalterate le caratteristiche di pregio del nostro servizio.
Dovendo scegliere, abbiamo ritenuto di salvaguardare la qualità dei cibi che offriamo ai nostri bambini rispetto al mantenimento delle merende che rappresentano una consuetudine, e non certo un obbligo, nel solo segmento della scuola dell’infanzia.
Pur comprendendo che chiediamo un piccolo sacrificio alle famiglie, siamo convinti che, rispetto al momento difficile che stiamo tutti vivendo e agli scenari da cui siamo partiti, l’interruzione della distribuzione delle merende nelle scuole sia la scelta meno dolorosa e impattante per tutti.
dall’Assessore alla Pubblica Istruzione
Stefano Schiavoni
e vedrai che stavolta ci incazziamo
meti decisamente fascisti.. A riguardo delle merende: forse non abbiamo ancora capito che se non viene fatto un qualsiasi governo , ho seri dubbi che si faccia, che modifica il patto di stabilita', quello che toglie risorse ai comuni, dovranno togliere anche i pasti, e in seguito chiudere quelle strutture che sono il vantto di questa citta' decisamente ben amministrata. Questo succedera' anche nelle sccuole: qualcche scuola italiano, oltre che portare da casa la carta igienica e' prevista l'eliminazione del tempo pieno.Questo e' il qudro reale! A pensare che poco piu' di un anno fa un signnore, che in larga parte ha causato i danni, ci aveva garantito che la crisi a noi non ci toccava! Quello che e' piu' grave che in tanti lo haanno ancora gratificato.
1-tagliare su alcune manifestazioni,poi xò chi li sente gli albergatori e ristoratori?Vi ricordate le polemiche x aver spostato la location alla rotonda?
2-tagliare le spese inutili sarebbe la cosa migliore,in alcuni uffici ci sono persone che...lavorano più i ragazzi del servizio civile che certi dipendenti comunali.
3-l'assessore dopo il gesto che fece lo scorso anno,visto che opera nel settore dell'educazione,dovrebbe solo ale dimettersi x coerenza.Io i miei bimbi li educo dicendogli di tenere sempre in considerazione le conseguenze delle proprie azioni.A maggior ragione dovrebbe farlo un assessore.
4-i tagli li ha operati un governo che politicamente ha poco a che fare con il nostro sindaco e la sua maggioranza.
5-nn mi sembra che la destra in passato abbia dato chissà che esempio di buon governo.
6- fino a 4 giorni fa nelle scuole nn poteva entrare nulla dall'esterno x motivi di igiene e sicurezza,ora si può?
7-tagliare la merenda ai bambini è una cosa ridicola!Poi nelle mense ogni giorno vedi un numero esagerato di persone che servono i pasti..
Siate furbi!se proprio tagliate fatelo su altro!
Gli interessi di quei "qualcuno" che bisogna toccare sono quelli bambini??Le sembra la soluzione migliore?Ma lo sa che già a scuola si portano il sapone per le mani, la carta per asciugarsi, i fogli per le fotocopie ed i disegni? Lo sa che ogni anno poi c'è da pagare l'assicurazione, molte scuole chiedono un contributo "volontario" che arriva anche a 20 euro, ci sono le uscite ecc..?Sa cosa vuol dire sentire un bambino che dice "sono triste perchè il mio babbo non lavora più" oppure "voglio la pizza ma la mamma non ha i soldi"?Non è fantascienza, queste cose accadono. Ed è compito di una società civile evitare tutto questo. Diceva alcuni giorni fa Don Mazzi "finchè ci sarà un bambino maltrattato o una persona che muore di fame, il nostro non sarà un mondo giusto". Di quel modo cara "Cittadina" fa parte anche lei, sta a lei fare in modo che sia più o meno giusto. Ed anche il suo atteggiamento e le sue parole contribuiscono a questa costruzione.
Magari nella sede scolastica. In quel luogo sarebbe anche opportuno parlare dei telefonini regalati ai pargoletti, i compleanni di gruppo fatti nei ristoranti, i dolciumi, di ogni genere spregati e spesso finiti in pattumiera. Ma , forse, è una opportunità, scambiarsi idee come fare un dolce che, come ai miei tempi durava una settimana, e ogni giorno aspettavamo con impazienza la fetta tagliata con arte da mia madre. Un consiglio a Stefano, l'assessore insegnante, che lavora in Giunta a costi zero: non mollare
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