Marche, inchiesta su impianti biomasse ed eolici: si ipotizza un ‘cartello-filiera’
Al momento sono 12 le persone indagate, di cui 3 funzionari del Servizio Territorio e Ambiente
Non si placa il ciclone che si è abbattuto sulla sede della Regione Marche, dopo l’inchiesta aperta dalla Procura di Ancona sugli iter autorizzativi riguardante la realizzazione di alcuni impianti per la produzione di energia verde.
L’inchiesta è partita dopo una serie di esposti presentati da comitati civici, in varie località delle Marche, che segnalavano dei presunti abusi e autorizzazioni rilasciate con ‘molta leggerezza’. Al momento sono 12 le persone indagate con l’accusa di violazioni di leggi sulla pubblica amministrazione, abuso d’ufficio e ipotesi di reati ambientali.
Tra di loro, tre funzionari del Servizio Regionale Territorio e Ambiente. Gli altri nomi presenti nel libro degli indagati sono quelli dei titolari di varie imprese incaricate della realizzazione degli impianti.
Secondo l’accusa, dietro le autorizzazioni poco chiare, ci sarebbe un ‘cartello-filiera‘ articolato in tre aeree: i gruppi economici, i tecnici progettisti di impianti e le imprese esecutrici dei lavori. Nei giorni scorsi gli uomini del Corpo Forestale e della Guardia di Finanza hanno condotto perquisizioni negli uffici della Regione ed in diverse aziende del settore.
Si attendono a breve nuovi sviluppi.
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