Senigallia, Rebecchini lascia il Prc: in comune si forma il gruppo misto
"Anche il Prc, al pari di altri partiti, non ha saputo interpretare i bisogni della gente"
Ho formalizzato in data odierna (Ndr:13 marzo) con lettera al Presidente del consiglio comunale di Senigallia e comunicato molto brevemente nello stesso consiglio comunale, la formazione di un nuovo gruppo consiliare e l’adesione al gruppo misto ai sensi del regolamento comunale (art.21 comma 3).
Avevo già annunciato verbalmente e tramite social network, prima delle ultime elezioni, la volontà di formare un nuovo gruppo consiliare, non avendo rinnovato l’iscrizione a Rifondazione Comunista per il 2013.
La motivazione di tale scelta non è stata dettata da questioni sorte a livello di circolo locale, dove il partito ha agito sempre in modo giusto ed unitario, ma da certe posizioni del partito espresse dai livelli superiori fino al nazionale. La posizione politica nazionale, in questi ultimi anni, non è mai stata ben definita, è stata chiaramente del tutto ondivaga, contraddistinta da infinite, interminabili e laceranti diatribe interne sull’eventuale rapporto col Pd o sulla nascita di una nuova sinistra di alternativa.
Anche il Prc, al pari di altri partiti, chiuso al suo interno, non ha saputo interpretare i bisogni della gente, quei bisogni che un partito di sinistra dovrebbe mettere al primo punto di ogni programma. La distanza della politica dai cittadini ci ha coinvolto in pieno, nonostante il lavoro e l’impegno dei circoli cittadini (quei pochi rimasti) sparsi per la nostra Regione e in tutt’ Italia. Ho deciso, seguito da altri compagni di Senigallia, di non rinnovare più l’iscrizione a Rifondazione comunista, non volendo svendere quei valori importanti, e che ritengo di sinistra, al liberismo, al neoliberismo, alla finanza, all’attacco alla scuola pubblica, alla sanità pubblica, agli sprechi, alla ingiustizie sociali.
Alla luce di quanto detto, ho ritenuto doveroso di non associare da oggi in avanti il proprio nome e le proprie responsabilità politiche e amministrative al nome di un partito di cui non si fa più parte.
In consiglio comunale, cercherò di continuare a condurre un’opposizione ancora più concreta, più puntuale, più ferma e intransigente, cosciente che alla fine un tale atteggiamento, nella dialettica democratica, possa essere utile anche al governo della città per l’attuazione di scelte migliori.
da Luigi Rebecchini
Capogruppo ” gruppo misto”
COSA VUOL DIRE REBECCHINI?
UNA PERSONA IN CUI TUTTI HANNO VISTO DA SEMPRE UNA CONNOTAZIONE POLITICA BEN DEFINITA E INDISSOLUBLE.
TRA I POCHI IN CONSIGLIO COMUNALE SEMPRE PRESENTE, ATTENTO, COMBATTIVO E CHIARO NELLE SUE POSIZIONI POLITICHE. NULLA DA RIDIRE SULLA PERSONA CHE MERITA RIMANERE IN CONSIGLIO, ALMENO PARLA E DICE LA SUA SEMPRE COLLEGANDO IL CERVELLO ALLA BOCCA ED AL CUORE, SENZA TIMORI O PAURE, NON COME ALTRI CHE NON APRONO MAI BOCCA. UN DUBBIO MI SOVVIENE SOLO SE MI CHIEDO I VOTI CHE HA PRESO NEL 2010 LI HA PRESI SOLO PERCHE' INDIRIZZATI ALLA SUA PERSONA O ANCHE AL PARTITO CHE RAPPRESENTAVA. SE INDIRIZZATI ALLA PERSONA VE BENE SE LASCIA IL PARTITO E RIMANE IN CONSIGLIO SE INDIRIZZATI AL PARTITO LE COSE CAMBIANO E CREDO CHE DOVREBBE LASCIARE LA SEDIA AL SECONDO DEL PARTITO.
SE ALTRI NON LO FANNO NON GIUSTIFICA. AUGURI.
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