Conclave 2013, dopo l’extra omnes arriva la prima fumata nera
Niente nomina, ma da mercoledì 13 quattro votazioni al giorno. Scola, Scherer e Dolan tra i favoriti

Fumata nera dal celebre comignolo della cappella Sistina. Alla prima votazione i 115 cardinali, riuniti nel Conclave 2013 di martedì 12 marzo 2013 per l’elezione del nuovo pontefice, non hanno trovato un nome che possa accordare tutti i porporati per cui è stato dato il segnale a tutto il mondo. Televisioni e giornali hanno seguito in diretta la fumata nera, arrivata dopo circa due ore dalla fatidica frase “Extra Omnes” e dalla chiusura delle porte della cappella Sistina.
Si è conclusa così la prima giornata di votazioni per l’elezione del nuovo papa, successore di Benedetto XVI, il 266esimo dopo S. Pietro. Nel pomeriggio si sono svolti i giuramenti dei 115 cardinali, uno ad uno, entrati dalla cappella Paolina a quella Sistina dove c’è stata la prima votazione.
Votazione per il nuovo papa iniziata poco dopo le 18, dopo la messa del mattino “pro eligendo Romano Pontefice“. Nell’omelia di apertura della messa, il cardinale decano del Collegio Cardinalizio Angelo Sodano, segretario di Stato per Giovanni Paolo II (in foto), ha affermato che i cardinali sono chiamati a collaborare per l’unità della Chiesa.
Il conclave vede cardinali dall’età media di 72 anni, per oltre la metà europei, 28 quelli italiani. Otto gli ottantenni, il più giovane ha invece 54 anni. 67 cardinali presenti al conclave (il 58%) sono stati nominati da papa Benedetto XVI, mentre altri 48 sono stati scelti da papa Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla. Due quelli creati da Paolo VI ma, essendo ultra 80enni, non possono entrare nel conclave.
Momenti di riflessione e preghiera in tutto il mondo. Veglia nelle Filippine per sostenere i cardinali nella scelta del nuovo pontefice. A Manila sarà piena notte quando scatterà l’extra omnes, ovvero l’uscita dalla cappella Sistina di coloro che non vi possono partecipare, sancita dal maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, mons. Guido Marini. Lui e il cardinale Prosper Grech rimarranno in meditazione per poi uscire anche loro dalla stanza e dare così inizio al conclave.
Da mercoledì 13 marzo le votazioni saranno quattro al giorno, due al mattino e due al pomeriggio finché non si arriverà a un nome che possa accumunare tutti i porporati.
Tra i “favoriti”, vi sarebbero l’italiano Angelo Scola e il brasiliano Pedro Odilo Scherer, anche se questo ha perso un po’ di consensi durante gli incontri pre-conclave, oltre al meno spesso citato Marc Ouellet, che si dice abbia poco “polso” per le decisioni.Ma altri quotidiani suggeriscono nomi meno “centrali” quali: Sean O’Malley e Timothy Dolan, entrambi americani (il secondo inizia ad avere diversi voti favorevoli), l’altro francese André Ving-Trois, l’austriaco Christoph Schoenborn, l’ungherese Peter Erdö.
Attenderanno l’esito della prima fumata nelle loro abitazioni o camminando per piazza San Pietro alcuni dei cardinali, i cosiddetti “non elettori”.
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