Non più di 60 pannoloni per gli incontinenti negli ospedali: Ppe-Pdl Senigallia insorge
"Un numero inadeguato e una scelta incivile di Asur Marche": interrogazione all'assessore Volpini
I consiglieri del Ppe-Pdl del Comune di Senigallia, Alessandro Cicconi Massi, Gabriele Cameruccio, Enrico Rimini e Alessandro Mazzarini, interrogano l’assessore ai servizi sociali Fabrizio Volpini sulla decisione di Asur di porre un tetto sul consumo dei presidi per incontinenza nelle strutture sanitarie.
Ecco il testo integrale dell’interrogazione:
All’Assessore ai Servizi Sociali dr. Fabrizio Volpini
E p.c. Al Presidente del Consiglio Comunale dr. Enzo Monachesi
OGGETTO: Interrogazione scritta a rispostascritta relativa tetto sul consumo dei presidi per incontinenza.
I sottoscritti, in qualità di consiglieri comunali rivolgono all’Amministrazione Comunale la seguente interrogazione scritta.
Siamo venuti a conoscenza che la Direzione Generale dell’ASUR nella persona del dott. Pietro Ciccarelli, ha inviato una nota circolare a tutti i Direttori di Area Vasta, Direttori sanitari e Direttori di Medicina Legale della Regione, avente ad oggetto le disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica c.d. “spendig rewiew“con invarianza dei servizi dei cittadini.
In particolare nella circolare inviata a tutte le strutture sanitarie della regione, si prevede l’introduzione di un tetto sul consumo dei presidi per incontinenza distribuiti a livello distrettuale per un massimo di 60 pezzi a persona al mese.
Abbiamo appreso che altre realtà locali hanno espresso con forza la loro contrarietà alla decisione adottata dalla Regione Marche, in ottemperanza alla normativa nazionale.
Per la precisione il Comune di Pesaro, a quanto ci risulta, avrebbe chiesto un incontro con la direzione generale Asur per affrontare tale problema, esprimendo il più vivo sconcerto per la decisione adottata.
Quello che più preoccupa è soprattutto l’inadeguatezza del numero di 60 pannoloni, visto che stiamo parlando di incontinenti, che potrebbe portare non solo a un inaccettabile peggioramento della qualità dell’assistenza, ma predisporre ad un incremento esponenziale di patologie ad alto costo assistenziale, quali piaghe da decubito e infezioni. Insomma, si rischia di andare a spendere nettamente di più di quello che si vorrebbe risparmiare.
Di fatto la Regione ipotizza sufficienti due cambi al giorno di presidi contro l’incontinenza (pannoloni), cosa che ci sembra assolutamente inadeguata ed incivile.
Una razionalizzazione quindi che andrebbe a gravare direttamente sulle tasche dei cittadini, che sarebbero quindi costretti per mantenere un adeguato livello di igiene e pulizia ad acquistare a proprie spese i pannoloni per gli anziani e malati incontinenti, al di sopra dei 60 pezzi.
La spendig rewiew dovrebbe andare a tagliare altro, gli sprechi e le inefficienze anche in ambito sanitario e non scaricare il costo alle persone e famiglie in difficoltà.
Come al solito ci troveremmo innanzi ad un provvedimento ingiusto, grave e adottato con una burocratica freddezza e lucidità, che stupisce, considerata la delicatezza dell’argomento.
Tutto ciò si aggiunge alle già note e sconfortanti notizie che sempre in ambito sanitario vengono mascherate come razionalizzazioni, ma in realtà nascondo tagli a servizi importanti ed essenziali del territorio, come ad esempio il declassamento di unità operative complesse del nostro ospedale. Tutto ciò premesso, si chiede all’Amministrazione Comunale se sia a conoscenza della direttiva inviata dall’ASUR e se vi sia l’intenzione di intervenire nei confronti della dirigenza regionale ASUR per chiarire quanto deciso e per sollevare una forte protesta contro una decisione ingiusta ed incivile, nonché se vi siano in programma interventi per ridurre l’incidenza negativa verso i cittadini che questo taglio provocherà ad anziani e malati.
Sicuri di un certo riscontro, porgiamo i più distinti saluti.
da Alessandro Cicconi Massi, Enrico Rimini
Gabriele Cameruccio, Alessandro Mazzarini
La sanità, l'ospedale, strade dissestate al max, sporco dappertutto - fa sch....
Mi vergogno quando ci sono ospiti a casa mia dal' estero!! "Come si può vivere in un caos cosi" mi chiedono!!!!!
Mia madre e' allettata ed invalida al 100% e oltre ad avere bisogno di cure continue e necessitare di medicinali specifici NECESSITA di pannoloni e vi assicuro che non ne bastano 2 al di', altrimenti sarebbe piena di piaghe e questo i medici lo dovrebbero sapere che ad una persona incontinente non puo' bastare 2 cambi al giorno!!!!!
Sono veramente indignata e' proprio uno schifo e spero che questa legge venga immediatamente cambiata .
INVECE DI TAGLIARE I MEGA STIPENDI CHE TRE QUATTRO MEDICI FUNZIONARI PRENDONO A DISPETTO DI QUALSIASI RUOLO ATTIVO E COMPETENTE
O DI TAGLIARE GLI ENORMI SPRECHI CHE SI VEDONO OGNI GIORNO
O MEGLIO ANCORA: RENDERE I REPARTI DEI VERI REPARTI E COSTRINGERE I TANTI FACENTI FUNZIONI A FAR FUNZIONARE IL REPARTO E NON A TENERE INTERMINABILI LISTE D'ATTESA SENZA MOTIVO!!!
Personaggi incompetente e presuntuosi, pagato con i soldi nostri!!! Un scandalo - ma tutto Italia e un scandalo!!!
E CHI HA CAPITO HA CAPITO!!!
SIGNIFICA PIù MALATI, RICOVERI PIU' LUNGHI, NECESSITA' ULTERIORI RICOVERI, MINORE QUALITà DELL'ASSISTENZA, MAGGIORI POSSIBILITA' DI LASCIARCI LA PELLE!!!
POSSIBILE CHE NON CI SI RIBELLI A TUTTO QUESTO????
L'igiene è la prima forma di prevenzione contro le piaghe. I presidi per incontinenza vengono prescritti prevalentemente a disabili bambini ed adulti gravi e gravissimi e ad anziani, quindi soggeti in famiglie già disagiate, che anche con 120 pezzi al mese dovevano comunque integrare, perchè
1) 4 pannoloni al giorno non bastano, soprattutto nei casi di alimentazione liquida, poichè la principale causa di piaghe è il contatto con le feci e l'urina
2)le persone allettate necessitano di essere lavate ogni giorno e quindi occorrono anche 3 o 4 traverse salvaletto al giorno tra bagno e cambio pannolone. Facciamo una botta di conti occorrono 180 pannoloni al mese e 120 traverse al mese, meno 60 passate dal ssn, a carico delle famiglie rimangono 240 pezzi ad un costo medio presso le farmacie di 1€ al pezzo sono 240€. Mi dite il pensionato come può farsi carico anche di questa spesa? Non lo farà e la conseguenza sarà un aumento della necessità di prestazioni a domicilio per la cura di piaghe ed infezioni. La prevenzione è la miglior cura sia per qualità di vita che offre al paziente che per minor costo. Ai cari dirigenti se avete figli piccoli o nipoti piccoli, il pannolino lo cambiate 2 volte al giorno? Meditate, meditate!!!
Insomma, quelle comandano non capiscono nulla di nulla!!!
Che tapino ci sono!!!
Ci vuole riorganizzare il management con persone con conoscenza della materie (preferibilmente stranieri, p. es. di Svizzera, Germania etc.), perché il status quo dimostra, che nessuno e capace a sistemare questo caos vergognoso e inaccettabile!!!
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