Venerdì 8 marzo il Centro Cooperativo Mazziniano “Pensiero e Azione” regalerà, in occasione della Festa della Donna, una copia del libro Dieci donne di Marco Severini (Liberilibri, Macerata 2013, pp. 242), dedicato alla vicenda delle prime elettrici della storia italiana.

Queste elettrici furono 10 maestre della provincia di Ancona (9 di Senigallia e una di Montemarciano) che, sfruttando le vivaci correnti del movimento emancipazionista italiano ed europeo, ottennero, il 25 luglio 1906, l’iscrizione alle liste elettorali in virtù di una sentenza della Corte di appello di Ancona presieduta dall’insigne giurista Lodovico Mortara.

Le copie potranno essere ritirate da sole donne presso il Centro di via Chiostergi, 10 (fino a esaurimento scorte), dalle 10.30 alle 12.00. Per la circostanza sarà posta in visione copia dell’originale sentenza Mortara che tanto fece parlare di sé.

Con questa iniziativa il Centro intende ricordare che, all’indomani dell’Unità, le prime donne che si batterono per il diritto di voto e, più in generale, per il miglioramento della condizione femminile (fino al 1919 rimase in vigore in Italia l’anacronistico istituto dell’autorizzazione maritale) appartennero alla cultura mazziniana e repubblicana.

Basterà citare la lombarda Anna Maria Mozzoni che dedicò buona parte della sua esistenza a questi obiettivi e formulò la petizione volta a far ottenere alla donna il voto politico che raccolse 10.000 firme e venne presentata in Parlamento nel 1906; repubblicano fu pure il deputato lucano Roberto Mirabelli che presentò in quegli stessi anni una proposta di legge per il suffragio femminile, discussa alla Camera tra 1904 e 1905 e poi bocciata; mazziniana e custode del pensiero e degli ideali di Giuseppe Mazzini, di cui era stata fervida collaboratrice, fu pure la pesarese Sara Levi Nathan, una delle più intraprendenti personalità femminili dell’Italia ottocentesca.

Il libro Dieci donne è già alla seconda edizione (riveduta e ampliata), è stato presentato in numerose località italiane (Senigallia e la sua frazione Marzocca comprese) ed è stato recensito sui principali quotidiani cartacei nazionali: ne hanno parlato, tra gli altri, Eliana Di Caro sulla pagina culturale de Il sole 24 ore, Antonio Polito sul Corriere della Sera, Elena Loewenthal su La Stampa.