Pezzi di bambino in scatola: polemiche a Grosseto per un manifesto pubblicitario
Lo spot di un'associazione vegana fa discutere la città toscana
Un grande manifesto pubblicitario che non può passare inosservato. E’ quello comparso in questi giorni nei pressi di un incrocio stradale a Grosseto, in Toscana.
Nell’immagine, uno spot pubblicitario di un’associazione vegana – quindi contraria a qualsiasi forma di consumo di prodotti animali – si vedono il viso ed altri pezzi del corpo di un bambino (nella realtà chiaramente una bambola), in una confezione sottovuoto; al fianco dell’immagine che sta suscitando molte polemiche in città una scritta: “Chi mangi oggi? Gli animali non sono cose. Quando li mangi o li sfrutti, mangi qualcuno. Non qualcosa. Diventa vegan”.
Il sindaco della città, Emilio Bonifazi del Pd, ha condannato un modo di farsi pubblicità che “gioca col corpo dei bambini. Qui non si tratta di fare moralismo, ma di rispettare i più deboli“.
Se con tecniche fotografiche si fossero riprodotti resti umani capirei , ma così no.
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