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Terre di Frattula: “mantenere Pane Nostrum a Senigallia”

Le proposte dell'associazione, riunitasi a Castel Colonna lo scorso 23 febbraio

Alcuni produttori delle Terre di Frattula a Pane Nostrum

L’assemblea dell’Associazione culturale Terre di Frattula, che si è svolta a Castel Colonna il 23 febbraio 2013, è stata occasione di confronto e di proposte costrette a tenere nella giusta considerazione la crisi politica economica e sociale che stiamo attraversando.

All’iniziativa hanno preso parte tra gli altri i Sindaci dei Comuni di Ripe, Manterado, Castel Colonna e gli Assessori alle attività economiche di Senigallia, Corinaldo e Monterado.

I lavori sono stati aperti dal presidente Marco Giardini, che ha riferito sull’attività svolta nell’anno 2012 illustrando e ponendo ad approvazione anche il bilancio economico e il preventivo 2013.

Il segmento dell’agricoltura tipica e di qualità, ha esordito Giardini, ma anche quello dell’artigianato della ristorazione e dell’alberghiero, che hanno saputo coniugare la valorizzazione del territorio con le bellezze naturali, la storia e le tipicità locali, hanno risentito in maniera meno violenta la crisi in atto, ma non per questo si sentono fuori dalla crisi o dai nuovi pericoli che incombono sulla società, sulle attività produttive  e sull’economia reale“.

La strada della ripresa produttiva però, non può che ripartire dalla qualità, per un paese come l’Italia, ricco di storia e di bellezze naturali, bendisposto per un turismo intelligente e per il risparmio energetico e la qualità della vita”.

Importante quindi mantenere vive manifestazioni, come Pane Nostrum nella città di Senigallia, che non solo rappresenta una delle principali vetrine nazionali e non solo, ma è di fondamentale interesse anche per le aziende produttrici delle eccellenze locali, per il contatto che ottengono con centinaia di persone ed acquirenti del commercio e della ristorazione.

La proposta ha trovato piena approvazione dall’assessore allo sviluppo economico del Comune di Senigallia Paola Curzi, che però non ha potuto nascondere le difficoltà economiche in cui versano gli Enti locali a causa principalmente della Legge di stabilità finanziaria, che blocca ogni possibilità di spesa anche quando il Comune risulta virtuoso.

L’impegno di arricchire la presenza degli operatori agricoli e dell’artigianato locale proveniente dalle Terre di Frattula, ad ogni evento di rilievo, è stato ribadito da parte di tutti i Comuni facenti parte dell’areale: Senigallia, Corinaldo, Monterado, Ripe e Castel Colonna.
Terre di Frattula, ha concluso Giardini, rappresenta ormai una realtà anche per la crescita e la solidarietà agricola: laboratorio di unione tra agricoltori appartenenti ad ogni sindacato, dove ognuno può commercializzare il proprio prodotto assieme a quello proveniente da un altro agricoltore, a prescindere dall’appartenenza sindacale.

 

da Associazione Terre di Frattula

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