Il circolo culturale Rivista ‘Sestante’ guarda al futuro
L'associazione rilancia e si rilancia
I giorni scorsi il nostro Circolo si è concentrato diffusamente sull’autoanalisi del proprio essere agenzia associativa di natura culturale, in vista dell’opportuna “revisione” a più di trent’anni continuativi di presenza.
Così ha fatto con due sedute consecutive a distanza ravvicinata. Prima ha costituito l’Associazione culturale (omonima) senza scopo di lucro che sta sostituendosi gradualmente alla cooperativa originaria e consente di ipotizzare un favorevole orizzonte operativo anche per il futuro a fronte delle energie fresche e dinamiche che sono arrivate recentemente e già stanno amalgamandosi con quelle di tutto riguardo da tempo attive.
Poi con la successiva riunione del Consiglio Direttivo, insieme al quadro della dirigenza in carica per il triennio 2013/’15, ha incominciato a por mano alla definizione dei coordinatori di riferimento per i dipartimenti disciplinari entro cui svilupperà attività e proposte.
Speso il mese di febbraio in questa riflessione a tutto campo e corale, il Circolo ha inteso rilanciarsi e rilanciare nello specifico della proposta culturale cittadina, tant’è che l’Assemblea costitutiva che ha registrato l’adesione di 28 soci tra vecchi e nuovi cui aggiungere un altro gruppetto che è alle viste, ha confermato per meglio sistemarli i capisaldi che via via l’hanno caratterizzato.
Quest’orizzonte strategico emerge bene all’art. 4 del nuovo Statuto dove si puntualizza: “Il Circolo di Iniziativa Culturale ha per oggetto la ricerca socio-storica e letteraria, la conoscenza/promozione del territorio marchigiano e delle sue peculiarità, la valorizzazione delle eccellenze locali che si esprimono nelle diverse forme dell’arte, della cultura, della scuola, del solidarismo, delle professioni e dell’impresa.
Pertanto, svilupperà la propria attività di animazione culturale nei seguenti ambiti: A- I cattolici e il sociale; B- I diritti civili; C- Informazione, Media & Pubblicità; D- Scuola, Educazione alla cittadinanza, Istruzione; E- L’identità marchigiana con le relazioni mediterraneo/europee e le sue risorse umane, artistiche, ambientali e della economia; F- Le forme dell’arte “viste” in siti, mostre ed eventi/spettacolo anche di carattere nazionale.”
Ovvero -spaziando dall’Attività di ideazione e progettazione, dalla Promozione e organizzazione di seminari e convegni, all’Attività di ricerca e raccolta documentaria, alla Stampa di pubblicazioni periodiche, all’Editoria multimediale, all’Organizzazione di visite guidate, all’Allestimento di mostre/esposizioni- si propone l’attivazione di un processo creativo e produttivo (non solo di fruizione) per addentrarsi ‘insieme’ nei campi: -della storia e del costume, -della sociologia cristiana e del mondo ecclesiale, -delle problematiche sociali e dell’economia, -dell’etica civile e della filosofia, -della letteratura e dell’identità regionale, -dell’ambiente e dell’arte coi patrimoni connessi, -della scuola, dell’educazione e della formazione, -dell’escursionismo, -dell’animazione/promozione artistica, -dell’editoria, -della comunicazione multimediale.
Dal canto suo la successiva riunione del Consiglio Direttivo -composto da Marinella Bonvini Mozzanti, Fabrizio Chiappetti, Sergio Fraboni, Anna Montanari, Giulio Moraca, Franco Porcelli, Vincenzo Prediletto, Luca Rachetta, Antonella Starna- prima ancora di definire il quadro dirigenziale (Porcelli, presidente; Fraboni, vice presidente; Montanari, Tesoriere; Starna, segretario; Rachetta, segretario aggiunto), ha stabilito i primi “animatori e curatori d’area”, per cui a Marinella Bonvini Mazzanti e a Fabrizio Chiappetti è stata affidata la copertura dell’ambito storico e della memoria, a Roberto Ferretti quello filmico e cinematografico, a Giulio Moraca e a Vittorio Mencucci quello filosofico e dell’etica civile con i riverberi nella sociologia e in economia, a Luca Rachetta quello letterario con particolare attenzione al protagonismo locale contemporaneo e del passato recente, a Vincenzo Prediletto la ricognizione artistica e sul digitale; infine l’escursionismo e la redazione di “Sestante” faranno riferimento a Sergio Fraboni.
A Franco Porcelli toccherà il coordinamento complessivo. Inoltre, con un’aggiunta di rilievo: “Da subito a Marinella Bonvini è rivolto l’invito a predisporre l’ipotesi di convegno che a novembre, nell’anno centenario della nascita, potrebbe ricordare Alberto Polverari: prete, direttore/editorialista, militante nella politica e storico. Il convegno, all’insegna del pluralismo delle voci, dovrebbe veder interagire col Circolo almeno il Comune, la Diocesi , la “Voce misena”, l’Archeo club, la Deputazione di Storia patria, gli Amici dell’arte e della cultura.” Così annota il verbale della seduta.
In conclusione il Circolo dal Mastai rilancia con una prospettiva densa e intanto dà appuntamento per il prossimo 15 marzo con l’escursione alla Mole Vanvitelliana per la visita guidata della mostra “TRUBBIANI. De Rerum Fabula” che però comincia a dipanarsi da Senigallia con la visita al laboratorio orafo di Graziano Barzetti, un concittadino artista più che bravo.
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