Biogas, il PD di Ostra chiede le dimissioni del sindaco Olivetti
L'accusa: "Il no del Comune espresso solo dopo due anni dalla presentazione del progetto"
Le dimissioni dell’Assessore all’Ambiente Alberto Romagnoli sono un sintomo eloquente del malessere che serpeggia nella maggioranza di centro-destra che amministra la città di Ostra. Una formazione che aveva ottenuto il consenso degli elettori proponendo radicali cambiamenti e mirabolanti soluzioni di tutti i problemi e che invece, a quasi quattro anni dal suo insediamento, fa registrare un bilancio operativo decisamente insignificante e deludente.
In questo contesto a pesare ancor più negativamente sono i cambiamenti di rottache derivano o da una programmazione approssimativa o da contrasti interni alla Giunta, come sembra avvalorare la vicenda delle dimissioni dell’Assessore all’ambiente. Negli anni precedenti si è assistito ad un balletto relativo all’edificazione di una nuova Scuola dell’Infanzia al servizio delle Frazioni, prima in zona Santa Maria Apparve poi in fondo alla via omonima, per trovarci tuttora con un nulla di fatto.
Ora un vero caos è scoppiato a seguito del progetto redatto da una ditta per la realizzazione di una centrale a biogas nella zona Zipa.
L’ Amministrazione, sicuramente con il suo Assessore all’ambiente, aveva creduto fino alla fine del percorso autorizzativo nella bontà del progetto, tanto è vero che solo nel novembre scorso ha espresso la propria contrarietà in un Consiglio comunale, dopo ben due anni dalla presentazione della pratica. In tutto questo tempo non ha mai pensato di approfondire con altri tecnici, al di sopra delle parti, quali conseguenze può determinare una tale centrale sul territorio. Così come non ha mai pensato di informare della questione i cittadini residenti nelle vicinanze. Anche se sul progetto erano stati sollevati dei dubbi da parte di alcuni imprenditori dell’area Zipa.
Allo stato dei fatti si avverte un fuggi fuggi dell’Amministrazione dall’Assessore, che rimane con il così detto cerino in mano e non può far altro che dare le dimissioni; le quali tuttavia non possono avere solo il sapore di una sua personale sconfitta e di una perdita di fiducia nelle sue capacità da parte del Sindaco e di tutta la maggioranza. La responsabilità della attuale situazione è di tutta l’Amministrazione. E non è giusto che a pagare dazio siano solo i residenti nelle vicinanze della centrale che, a proprie spese, hanno proposto ricorso al Tar per bloccare l’autorizzazione regionale di cui la ditta costruttrice è attualmente in possesso.
Per questi motivi, poiché la gestione di tutta questa vicenda è stata fatta in maniera superficiale, sottovalutando l’impatto che tale progetto comporta sui cittadini e sul territorio, la responsabilità non può riguardare solo l’Assessore, ma investe anche il Sindaco, che dovrebbe presentare le proprie dimissioni, in analogia con quanto fatto dall’Assessore Romagnoli Alberto.
La vera accusa non é per il ritardo del NO del Comune (tralasciano però di dire che il progetto si era bloccato ed una analoga centrale BIOGAS si sarebbe dovuta fare altrove) ma per il fatto di aver detto di NO mettendo i bastoni fra le ruote ad un progetto che aveva avuto la benedizioni ed il placet a livello politico regionale.
Sul giornalino del PD inviato a tutte le famiglie di Ostra si dice che il Consiglio comunale che si é pronunciato sulla centrale non doveva essere nemmeno fatto perché inutile: ALLA FACCIA DELLA TRASPARENZA!
In consiglio comunale i consiglieri della minoranza hanno votato a favore della centrale, a loro giudizio le informazioni che la momento si hanno sono sufficienti.
Il SINDACO e la maggioranza hanno espresso dubbi per ora perché ritengono non avere tutte le informazioni precise su tale progetto per dare certezze alla popolazione. Quanto richiesto non é stato dato. Oltretutto mi risulta che in questi anni il progetto iniziale, dopo anni che pareva si fosse fermato, é cambiato: vi pare strano chiedere informazioni adeguate ed aggiornate?
Per il PD no, massima fiducia nella azienda, che - lo ricordo - fa questa cosa non per spirito di servizio ma per conseguire un utile, dovuto essenzialmente al contributo GSE. E quando poi il contrinbuto GSE termina?
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