Elezioni 2013, Lodolini: all’Italia serve un governo stabile, altrimenti c’è il caos
Proposte concrete per uscire dalla crisi e per non cadere in mano a chi vuole l'instabilità del paese
“Sicuramente è stata una campagna elettorale anomala, sia per il periodo in cui è avvenuta sia per la crisi di fiducia che si è espressa verso la
politica stessa, però siamo davanti a un momento decisivo e non solo per il Partito Democratico: è a rischio il sistema Italia e siamo davvero
preoccupati se ne uscisse un governo instabile“. E’ il candidato PD alla Camera Emanuele Lodolini a esprimere questo giudizio sulle imminenti
votazioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013 e sulla contesa elettorale che si sta concludendo.
“Una campagna elettorale anomala perché svoltasi nel periodo invernale e in piena crisi economica – afferma Lodolini – in cui le persone hanno pochissime risorse, in pochi il posto di lavoro, mentre i sentimenti di rabbia e sfiducia sono diffusi verso una politica che non ha saputo finora dare risposte concrete ai problemi“.
Finora sono state molte le parole al veleno usate durante la campagna, poche le proposte veicolate. Il che non ha contribuito a diminuire la confusione tra gli elettori
“In diversi momenti c’è stata confusione, però a me è sembrato che in mezzo alle urla e alle accuse, il PD sia riuscito a mantenere un profilo serio fatto di proposte e concretezza. Io non critico gli elettori che voteranno per altri partiti, dico che il Partito Democratico si è fatto carico di una responsabilità di governo producendo progetti concreti che mirano a risolvere i problemi di tutte le persone e uscire dalla crisi all’insegna dell’equità e dell’Italia giusta“.
Parlando di proposte concrete, quali sono i primi punti da sviluppare per uscire dalla crisi?
“Guarda, ti faccio tre esempi di proposte avanzate, che si relazionano tra loro: dobbiamo alleggerire il patto di stabilità così che i pagamenti della Pubblica Amministrazione possano sbloccarsi, dando respiro alle imprese che non riescono più a pagare gli operai. Come troviamo i soldi? Grazie all’emissione di titoli ad hoc sul modello dei Btp Italia, è possibile improntare un piano da piano di 50 miliardi in 5 anni per dare ossigeno alle aziende italiane creditrici verso la P.A.; Inoltre con le risorse sottratte alle spese militari e i fondi strutturali europei possiamo predisporre anche un piano di opere: 7,5 miliardi di euro in tre anni per mettere in sicurezza scuole e ospedali. Questi sono solo due esempi di come far ripartire l’Italia, dando ossigeno alle imprese e lavoro alle persone“.
Spesso però alle persone che non riescono più a tirare fino alla fine del mese, parole come queste assomigliano alle solite promesse elettorali. Come superare questo muro di indifferenza o odio verso la politica?
“Beh, mentre qualcuno cavalca e strumentalizza questa rabbia, noi abbiamo cercato di avanzare proposte concrete. E questo è un primo passo in avanti che ci distingue da tanti altri. Poi è chiaro che la politica deve dare l’esempio quando si parla di sacrifici: e per questo noi giovani candidati che auspichiamo ad entrare in Parlamento, proponiamo sia la riduzione del numero dei parlamentari, cosa che quindi ci potrebbe precludere la permanenza stessa in Parlamento, sia la riduzione degli stipendi, cosa che indica come noi, non ci vogliamo campare di politica. Inoltre, grazie alle primarie per scegliere prima il premier e poi i candidati, abbiamo riavvicinato la gente alla politica: per noi è stato molto faticoso, ma ne è valsa la pena“.
Cosa ne pensi degli altri candidati premier di queste elezioni?
“Io non penso che Monti riesca ad essere un reale pericolo per il PD, anche perché ha dimostrato di rappresentare il vecchio della politica, senza avere un ruolo nemmeno tecnico. Con le sue manovre non ha aiutato il paese a ripartire. Del Movimento 5 Stelle non si capisce quale sia il progetto vero per l’Italia: il Pd ha proposte su tutti i temi con cui Grillo scende in piazza e su questi temi li sfideremo apertamente, come la trasparenza, il falso in bilancio, la riduzione dei parlamentari. Dal PdL solo promesse che non potranno essere mantenute e poi, come al solito, i contenuti veri cari a Berlusconi sono altri“.
E quindi?
“E quindi lo scontro vero rimane tra il centrodestra e il centrosinistra, tutti gli altri, tanto alla sinistra estrema, quanto a destra, quanto al centro, si candidano per impedire al Pd di avere una maggioranza stabile. Ma qui in gioco non c’è il futuro del PD o di Bersani: qua c’è il futuro dell’Italia. O vince Bersani, oppure sarà il caos a governare il Paese. E dietro il caos c’è la Grecia“.
Qual è il tuo appello?
“Ci tengo a ringraziare quanti hanno scritto il mio nome nel loro voto alle primarie. Lì si è aperta – e nei mesi prima, per la verità – una pagina nuova di rinnovamento della politica e di cambiamento per il paese: ecco, grazie a tutti loro e grazie ai tanti che domenica e lunedì (24 e 25 febbraio 2013, Ndr) voteranno PD potremo iniziare la seconda fase di quel rinnovamento della politica che serve all’Italia giusta, per governare e cambiare profondamente il Paese“.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!