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Biogas ad Ostra: parla Michele Russotto, amministratore della società EN ERGON srl

"Comprendo le paure delle persone, ma non ne vedo motivo in quanto ciò che faremo è decisamente pulito"

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Una centrale Biogas

Non si placa lo stato di agitazione nei comuni di Ostra e Ripe riguardo l’installazione di unacentrale Biogas nella zona industriale Zipa. SenigalliaNotizie.it ha intervistato Michele Russotto, amministratore della società EN ERGON srl che realizzerà l’impianto.

Venerdì scorso si è tenuto presso il circolo cittadino “Falco” di Casine di Ostra un incontro con la cittadinanza per spiegare il progetto Biogas in fase di realizzazione, com’è andata?

Direi che l’approccio della serata è stato molto positivo, è venuta molta gente che voleva avere informazioni, che ha puntualmente avuto. Mi dispiace che mancassero i nostri detrattori.Sarebbe stato una bella occasione per un confronto leale.

Si stà costituendo un comitato contro il progetto di realizzare un impianto di produzione di Biogas nella zona industriale di Casine di Ostra, cosa ne pensa?

Ritengo che sia frutto di una cattiva informazione da parte di soggetti che non sapendo di cosa si tratta agitano le acque, forse per fini personali, sia opportunistici che  politici.

La prima accusa che vi fanno è che non siete stati trasparenti e quindi la gente vuole capire gli effetti della vostra attività?

Comprendo le paure e lo stato d’animo delle persone che risiedono nelle zone vicine. Anche se non ne vedo motivo in quanto ciò che faremo è decisamente pulito, privo di emissioni impattanti e nocive.

Ma il comitato in costituzione dice il contrario?

Certo, non avendo alcuna informazione, ci paragonano ad un impianto di incenerimento rifiuti, anche se noi non bruciamo assolutamente rifiuti,e non produciamo assolutamente rifiuti. Vero è che nonostante le informazioni da noi fornite agli organi di controllo competenti circa tutti gli aspetti sanitari ed ambientali, tutti verificati ed approvati, queste non sono arrivate alla popolazione.

Non è forse, anche colpa vostra?

Probabilmente si, anche se oltre alle comunicazioni obbligatorie ed ufficiali, noi ci siamo fidati del dialogo che intercorreva con l’amministrazione comunale, la quale da una posizione positiva e collaborativa, repentinamente e solo dopo che noi abbiamo ottenuto la positiva valutazione di impatto ambientale e la relativa autorizzazione a costruire, ha cambiato posizione instillando conseguenti dubbi ai cittadini nelle aree limitrofe all’impianto.

Lei cosa pensa del comitato di opposizione che si stà costituendo?

Credo che sia una buona opportunità per tutti.

Che cosa significa?

E’ venuto a mancare l’interlocutore istituzionale, che a mio avviso doveva da subito instaurare, se aveva dubbi, una comunicazione ai cittadini. Quindi un comitato, potrebbe oggi essere uno strumento di dialogo per avere ogni informazione sul progetto in atto e partecipare attivamente al controllo delle attività, poichè non abbiamo niente da nascondere.

Tra i motivi per cui gli imprenditori ed gli abitanti della zona sono contrari alla realizzazione di questo impianto, c’è la svalutazione dei terreni, dei capannoni ed degli investimenti a cui sarà soggetta l’area. Qual è la vostra politica al riguardo? Cosa succederebbe se arrivassero richieste di risarcimento dai proprietari che dovessero subire danni?

La preoccupazione di alcuni imprenditori e alcune persone, per cui si perde valore nei terreni, è infondata. Ricordo che la nostra azienda tratta rifiuti in loco compresa la FORSU (frazione organica della raccolta differenziata raccolta porta a porta), da almeno 8 anni e non ha mai dato problemi. Nel contempo il valore delle aree industriali è passato da € 41,00 agli attuali € 70,00. Preciso inoltre che le aree ZIPA non sono suscettibili di speculazione immobiliare. Non vedo a che titolo possano arrivare richieste di risarcimento danni se oggettivamente non ve ne sono.

La nostra provincia ha già un impianto di compostaggio a Corinaldo. C’è poi un progetto pubblico per la trasformazione dell’impianto di depurazione di Monsano in un impianto anaerobico per il trattamento anche della frazione organica dei rifiuti. Allora con quale frazione organica andrà alimentato? con quella fuori provincia o addirittura fuori regione? Generando aumento del traffico veicolare (polveri sottili)? Non sarà il vostro caso, ma non esiste il pericolo che troppi impianti così vicini possano finire nell’orbita dell’ecomafia? uno dei business illeciti più redditizi della camorra è proprio lo smaltimento di rifiuti illeciti, c’è da stare tranquilli?

L’impianto di compostaggio di Corinaldo è altra cosa rispetto il nostro. Si tratta di un piccolo impianto aerobico che doveva trattare la frazione organica della provincia di Ancona. Ora vista la evoluzione impiantistica, non tratterà che 4000/5000 ton. di FORSU all’anno, e verrà utilizzato per altre tipologie di rifiuto. Per L’impianto di Monsano presso il depuratore, è noto a tutti gli addetti che tale progetto è stato abbandonato. Pertanto nella provincia di Ancona sono previsti circa 40000 ton. di FORSU da raccolta differenziata, sufficienti per gli unici impianti esistenti. Non è previsto l’arrivo di rifiuti da fuori regione. Questo favorirà la riduzione dei mezzi in itinere con la FORSU che oggi percorrono le strade ed autostrade verso le regioni del nord Italia con gravi consumi e costi a carico dei cittadini per la trasferenza di tale rifiuto. Il business delle Mafie è altra cosa dal nostro. Comunque è bene vigilare. Ritengo che la serietà e lo scrupolo dalla nostra società fino ad ora operati possano essere una garanzia. C’è da stare tranquilli.

Ci spiegherebbe in pillole com’è possibile che un impianto di questo genere sia praticamente ad una emissioni zero?”

Tenterò di essere molto semplice: la digestione anaerobica avviene all’interno di appositi digestori ermetici nei quali la FORSU viene demolita dai batteri metanigeni. Così otterremo un Biogas così composto: 50/80 % Metano, 15/45% Anidride carbonica, 5% altri gas (idrogeno, azoto). Questo Biogas viene usato per alimentare un motore termico che agisce su un generatore per produrre Elettricità. A titolo esemplificativo, considerando ogni aspetto,le emissioni di tale motore a metano, nelle 24 ore di funzionamento ha una emissione comparabile a quelle di un normale autocarro che in 6 ore percorre circa 350 Km. Il rimanente è un ammendante organico atto alla produzione di concime da vendere nella catena distributiva. Le acque residue verranno avviate alla depurazione presso gli impianti del territorio.

Quanti lavoratori saranno coinvolti nella prima fase? Ed a regime? Che tipo di lavoratori (operai, tecnici, dirigenti…)? C’è l’intento di sfruttare lavoratori del territorio?

Nel progetto, nella fase di realizzazione saranno coinvolte diverse decine di persone e comunque tutte imprese della zona,in parte già contattate, (Edili, Idraulici, Elettricisti, Tecnici). Nella fase operativa saranno assunte almeno 8 persone con profilo tecnico evoluto (elettromeccanici, operatori macchine, amministrativi). Generalmente la nostra azienda ha sempre assunto persone legate al territorio.

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Centrale Biogas

Commenti
Ci sono 21 commenti
dreambela 2013-02-20 11:21:25
"ciò che faremo è decisamente pulito, privo di emissioni impattanti e nocive." ... basta guardare i rifiuti che la gente butta nei bidoni dell'umido per capire cosa poi andrà a finire all'interno del digestore ...
55727223 2013-02-20 11:22:47
Il problema VERO che hanno gli imprenditori locali è solo sul loro fatturato specie la ditta che produce salumi. I suoi clienti, fino a che questo impianto non sia stato "digerito" dalla nostra popolazione locale, potrebbero avere riserve per acquistare prodotti alimentari dove di lì a poche centinaia di metri si tratta l'organico. Altre aziende che lavorano con il turismo idem. Quindi non valore dello stabile ma ben peggio FATTURATO. Non si discute sulla bontà su carta dell'impianto ma della sua locazione quando poteva essere fatto in ben due posti diversi ben più idonei e magari di proprietà della stessa EN ERGON. Non dimentichiamo anche l'impatto psicologico dei cittadini di Passo di Ripe e Brugnetto che si trovano stretti in una morsa dove dall'altra parte c'è una ditta che emette, guarda caso quando non ci sono centraline di controllo, cattivi odori CHIMICI (magari fossero organici). Questa ditta su carta ha tutte le certificazioni del caso ma la popolazione del Brugnetto periodicamente chiama i Vigili perchè sentono odori maleodoranti CHIMICI. Quindi Sig. Russotto il problema è tutto quà e voglio semplificarlo con questo esempio : il suo impianto, almeno nella nostra zona a cui non siamo abituati, è come se a casa propria qualcuno ti imponesse senza opposizione di avere un ospite fisso. Sia chi te lo impone che lo stesso ospite ti garantiscono la massima serietà e compostezza ma tu, proprietario di casa, per mesi stai sempre teso perchè comunque è uno straniero e non sai profondamente come la pensa ed hai paura. Quindi la popolazione e le istituzioni locali, seppur rassicurati sulla bontà dell'impianto, non saranno sereni per mesi e nello stesso però arrabbiati perchè sanno che questo impianto poteva stare MEGLIO altrove a pochi chilometri senza problemi per nessuno. Spero di essere stato chiaro sopratutto per i lettori.
55727223 2013-02-20 11:34:18
Aggiungo poi che in merito alla variante del P.R.G. di Ostra riferito alla ZIPA non prevede NUOVE costruzioni di Impianti di Trattamento dei Rifiuti ma solo Artiginato, Commercio, Industria e Stoccaggio prodotti finiti. Quindi nonostante il suo impianto non dia fastidio a livello ambientale io credo che lo dia a livello PSICOLOGICO in quanto, in base a quanto detto sopra, Lei viene considerato come un fuori NORMA dell'area. Purtroppo però capisco che le problematiche psicologiche sono difficili da dimostrare ma a mio avviso giustificate. Concludo afferamndo che il vero problema di questa situazione sono state le nostre Istituzioni che non hanno realizzato a suo tempo quello che sta realizzando attualmente il Sig. Russotto.
Sara 2013-02-20 12:08:54
Il sig. Russotto se la prende con l'amministrazione, perché era questqa che doveva fare informazione presso i cittadini e perché ha cambiato posizione all'ultimo. Anch'io me la prendo con l'amministrazione, ma me la prendo molto di più con il sig. Russotto e con l'azienda perché in altre parti d'Italia sono le aziende che organizzano incontri pubblici in collaborazione con le amministrazioni e non il contrario, perché l'azienda poteva tenere l'incontro di venerdì scorso molti molti mesi fa e non dopo il caos dell'ultimo mese, perché se l'amministrazione ha cambiato posizione per avere ulteriori garanzie sull'impianto, non ha fatto altro che bene ed è la stessa cosa che chiede il comitato. Lasci perdere le aziende e ascolti le persone!
dreambela 2013-02-20 12:12:58
è chiaro, ma il problema non è solo per gli imprenditori che hanno l'attività nei pressi della centrale, a cui sicuramente la costruzione di questa centrale crea un danno economico, ma ciascun cittadino che abita in zone limitrofe, si vede svalutare la casa, perchè diciamocelo...una famiglia che intende comprare casa ci guarda a queste cose; io personalmente non comprerei mai una casa in una zona prossima ad una centrale biogas, per quanto questa possa essere sicura sulla carta ed avere tutte le certificazioni.
55727223 2013-02-20 12:37:11
Ciao DREAMBELA, l'organico prima di andare nel digestore passa attraverso macchine per il vaglio togliendo tutto quello che non sia organico; questo perchè provocherebbe problemi di blocco tecnico al sistema = soldini persi. L'organico viene spinto nel digestore che non deve mai essere aperto tramite una potente siringa quindi capisci da sola che non può esserci altro materiale se non organico. Sara tu devi ringraziare il Sig. Russotto perchè sta facendo un impianto rischiando capitali anche della Cavallari per fare quello che dovevano la Provincia, Regione o il CIR33 con soldi pubblici e sopratutto in luoghi idonei . Questi impianti sono OBBLIGATORI per il trattamento dell'organico e impianti come quello di Corinaldo non ha regione di andare avanti così rischiando multe dalla Comunità Europea per inquinamento dell'atmosfera (a parità di quantità il biogas lasciato libero è 21 volte più dannoso del CO2, ci capiamo?). Spero di essere stato chiaro perchè non sono bravo a scrivere.
55727223 2013-02-20 12:38:46
Date un'occhiata anche ad altri miei commenti sia su questo giornale che l'altro in merito a questa questione.
floriano schiavoni 2013-02-20 12:43:00
Visto che produciamo rifiuti.
Visto che devono essere smaltiti in loco.
Visto che tutti sono d'accordo sulle risorse rinnovabili.
Se questo è il luogo più adatto non dobbiamo ostacolare l'opera.
L'importante è che questa opera procuri benefici per tutti e non solo per la società che l'organizza.
Pertanto caro sig. Russotto le sa benissimo quali costi procura alla collettività e pertanto offra analoghi benefici.
dreambela 2013-02-20 13:39:38
Non metto in dubbio che questi impianti siano OBBLIGATORI per il trattamento dell'organico, penso solo che si poteva trovare una location ben più adatta per questo tipo di attività, ossia ben lontana da zone industriali e centri abitati. Per quanto riguarda i dubbi sulla salute permagono in quanto basta leggere su WIKIPEDIA alla voce biogas. Io non ho avuto modo di partecipare all'incontro con la cittadinanza tenutosi venerdì scorso, ma per quanto riguarda i clostridi che sono batteri termoresistenti (a questa famiglia appartengono i batteri che provocano botulismo e tetano) e che pare si sviluppino anche all'interno del digestore anaerobico; quali sono le misure adottate dalla centrale per far fronte a questo problema? A meno che, non inserendo insilati o liquami animali, questi batteri solo con l'umido raccolto non si sviluppano? Oppure vengono dati prodotti chimici all'interno del digestore per evitare la proliferazione di questi batteri?
55727223 2013-02-20 15:43:42
Come detto sopra DREAMBELA e ti invito a leggere gli altri miei commenti nell'altro giornale, questa NON E' UNA CENTRALE A BIOGAS fine a se stessa ma un IMPIANTO DI TRATTAMENTO DELLA FORSU con recupero energetico derivato da questo trattamento. Pertanto se cercate su internet BIOGAS vi porta giustamente alle centrali a biogas che utilizzano liquame da depuratori, mais, escrementi di animali provenienti da stalle e pertanto con rischi ben diversi con le probabilità che tu dici se non trattati. In questo specifico caso viene trattata la FORSU e cioè scarti organici provenienti dalle cucine e mense (quello che mangiamo) e verde proveniente da sfalci di giardino e potature;praticamente l'organico che ti vengono a prendere a casa o l'erba del tuo giardino che porti all'isola ecologica....tutto quà. Riguardo alla location hai ragione e l'ho ribadito più volte in più commenti. perchè andare a disturbare una ZIPA quando si potrebbe convertire l'impianto di Corinaldo di cui ne beneficeranno anche i Corinaldesi o presso il depuratore di Jesi; zone in cui già si tratta dello "sporco" e non si va a disturbare il "pulito" come la ZIPA.
55727223 2013-02-20 15:53:10
Floriano i benefici alla collettività sono presto detti: diminuzione dell'inquinamento atmosferico eliminando il metano (21 volte superiore al CO2) e la puzza dall'ambiente, vai a parlare con i Corinaldesi. Costi di smaltimento della FORSU più bassi e comunque non superiori per legge ai 100 euro a tonnellata. Ora ne paghiamo 94 euro perchè li portiamo a Corinaldo (e vorrei portarli ancora li ma su un impianto simile gestito anche da un privato), ma se dovesse chiudere e magari saremo costretti a portarli chissà dove potremmo pagare anche 130 euro a tonnellata (cifre che già qualche Comune in Italia paga). Attualmente Russotto promette 85 euro a tonnellata e comunque vada come detto sopra non può superare i 100. Questi sono i benefici per la collettività.
dreambela 2013-02-20 19:10:52
è chiaro che la centrale tratterà FORSU e verde proveniente da sfalci di giardino (che poi trovami una pianta sulla quale non viene spruzzato qualche concime chimico), ma il clostrido è un agente patogeno insito all’interno della natura, può sopravvivere nel suolo, nel fango, nell’acqua, può essere trasmesso attraverso l’aria, può riprodursi all’interno di piante viventi, così come anche all’interno dell’organismo umano e animale. Gli erbicidi chimici che si danno alle pianite possono influenzare ciò che avviene all'interno del fermentatore? La mia domanda rimane....quali sono le misure adottate dalla centrale per far fronte al problema della proliferazione di batteri conosciuti come dannosi? Visto che sono ancora in corso studi a riguardo, perchè non aspettare, o cambiare location in modo da salvaguardare i cittadini laddove un domani dovessero uscire degli studi non positivi a riguardo?
michele russotto 2013-02-20 20:34:16
A Sara: io non me la prendo con l'amministrazione comunale,ne sono rimasto deluso.
Purtroppo non è possibile interloquire con tutte le persone ,quindi è l'istituzione il mio interlocutore.
Comunque ,abbiamo da subito fatto una presentazione pubblica presso il teatro comunale di Ostra con il patrocinio del comune.Poi abbiamo fatto incontri con diversi interlocutori.
Comunque sono d'accordo con te ,riporrò meno attenzione alle istituzioni e parlerò con le persone. Auspico che il costituendo comitato possa dialogare con noi.
A Floriano Schiavoni dico che è saggio ciò che dice. Sicuramente il nostro progetto porterà benefici anche economici alle genti che vivono ad Ostra e non credo di creare danni . Sui benefici mi riservo di comunicare prossimamente in un ambito pubblico.
michele russotto 2013-02-20 20:51:06
A:dreambela, i clostridium sono presenti in natura . Non aumentano e non si sviluppano nell' ambiente anaerobico all'interno del nostro processo ,in quanto è più probabile che si sviluppino associando liquami animali ed insilati(mais,sorgo,ecc..) cosa che non è contemplata da noi. Inoltre non usiamo prodotti chimici di nessun genere all'interno o all'esterno del nostro processo. Gli erbicidi è più probabile che tu li trovi nell'acqua che da noi. La Forsu (rifiuto organico delle mense e cucine raccolto porta a porta )appartiene ad una filiera alimentare controllata che se avesse il clostridium o altro sarebbe un problema ...
luca 2013-02-20 22:21:30
La confusione regna nella gente di Ostra e Ripe. Senza capire che impianti come questo cio che conta e'la gestione e le tecnologie utilizzate,di questo si devono interessare i cittadini e chiedere garanzie.
BELOGI DANIELE 2013-02-20 23:42:46
Buonasera,
gentilmente ,senza pregiudizio, posso sapere dove si colloca l'impianto in questione a CASINE DI OSTRA ?

http://www.dailyenmoveme.com/it/operatori/gse/la-tariffa-omniomprensiva-il-biogas-da-forsu

NY nel 1972 effetuava reforming del metano e lo immetteva in fuells cell (non ricordo i MW prodotti ma ricordo il prodotto di emissione... H2O (cnr)).

Sinceramente se da questo impianto l'unico vantaggio che ne trae il territorio e la sua popolazione è il "vanto di essere all'avanguardia tecnologica", allora, se mi consentite io pretenderei il meglio sul mercato...un passo avanti!(nero su bianco)
Grazie
utente 2013-02-21 08:12:31
non credo che il sig. Russotto sia stato negligente nel non colloquiare coi cittadini. Non si finirebbe più!
c'è un iter autorizzativo richiesto: l'autorizzazione unica regionale è stata concessa, e tanto basta. Se poi è interesse di qualcuno (in questo caso i cittadini appunto) porre eccezioni, sarà loro l'iniziativa di richiedere approfondimenti, fare opposizioni, eccetera eccetera.
E poi, pensate che dirottare la realizzazione altrove elimini gli inconvenienti, ammesso che ce ne siano? Certo, lasciamo che siano i Corinaldesi, o gli Jesini a sopportare, o magari gli Africani...! Oppure riduciamoci a vivere in situazioni incresciose come quelle di Napoli, ma ce ne sono anche se inmisura minore anche in Ancona...
I rifiuti vengonono prodotti, anche più del necessario visti gli sprechi, e credo che, con le dovute modalità e rassicurazioni, se ci sono sistemi per unire l'utile... all'utile (produzione di energia), sia obbligatorio utilizzarli!
FLORIANO SCHIAVONI 2013-02-21 09:24:35
Grazie per la risposta. quello che mi meraviglia che i costi sono 85€/tonn. visti i vantaggi economici dovrebbero scendere sotto i 50 €.
Cane rabbioso 2013-02-21 11:30:26
Per quanto mi riguarda si dicono sempre le stesse cose tanto la verità non la dice nessuno il sindaco come tutta la gente che lo appoggia hanno il cervello a forma di euro per le loro tasche si sanno muovere bene e in fretta..........vergogna io a casine con la centrale biogas non ci rimango ma non per me per il bene di mio figlio
fabio 2013-02-21 21:56:40
Sig. Russotto queste centrali si fanno lontani dai centri abitati , forse non comprende , che non mi interessa affatto avere qualche euro in più in tasca , preferisco la salute , mia , dei figli e delle persone.
mario 2013-02-22 11:22:08
@fabio e cane rabbioso... eppure probabilmente anche voi avete un cellulare (e le onde elettrimagnetiche non fanno bene), avete un automobile (e non credo vada ad aria) consumate regolarmente metano ed energia elettrica (che in qualche modo devono essere prodotte), producete una certa quantità di rifiuti che in qualche modo devono essere smaltiti (o li seppellitei n giardino???), inoltre per lavoro sicuramente utilizzate strumenti che a loro volta inquinano e non fanno bene alla salute.
Certo se la centrale la facessero in un altro comune anch'io sarei contento, ma da qualche parte i rifiuti vanno smaltiti e non possiamo pretendere che siano sempre gli altri a sopportare i lati negativi del nostro modello di vita, altrimenti siamo solo degli ipocriti.
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