Biogas a Casine di Ostra, per il GIO si può arrivare ad un referendum consultivo
L'associazione: "Se ne parli in Consiglio Comunale. Da En-Ergon e Zipa poche risposte alle perplessità"
Siamo stati sollecitati dare un giudizio in merito alla collocazione di una centrale Biogas all’interno dell’area produttiva Zipa a Casine di Ostra. Allo stato attuale sappiamo che si è costituito un Comitato di cittadini contro l’installazione il quale ha inoltrato ricorso al TAR.
Il Sindaco di Ostra, si è reso conto che la salute dei cittadini e l’ambiente in cui viviamo va garantito al di sopra di ogni iniziativa che modifica l’ambiente e il territorio anche a scapito di convenienze economiche.
La ditta EN-ERGON SRL ha sbagliato a non mettere a disposizione dei cittadini il progetto e dare risposte alle perplessità che fino a prova contraria sono giustificate.
Il Presidente della Zipanell’incontro pubblico che si è svolto nella Sala Comunale il 02 Febbraio ha difeso il progetto dichiarando di avere avuto assicurazioni dalla Regione Marche e dalla Provincia ma non ha promesso di esibire documenti a supporto delle sue dichiarazioni.
Pertanto, la scarsa informazione alimenta maggiormente la preoccupazione dei cittadini e da forza a chi contesta l’installazione dell’impianto con tutti i suoi risvolti che vanno dai problemi del traffico dei rifiuti, agli scarichi solidi e liquidi sicuramente inquinanti.
Come “Associazione” chiediamo che il problema venga portato in discussione al Consiglio Comunale anche se, come sembra, una eventuale delibera avrà solo valore consultivo ma senz’altro utile a sostegno di ogni eventuale decisione del Sindaco nella sua veste di responsabile per la sanità nel territorio e il potere che la legge gli conferisce di limitare, deviare e vietare la produzione e il transito sul territorio di prodotti ritenuti inquinanti qualora si rendesse necessario.
L’Amministrazione Comunale potrebbe anche indire un referendum di tipo consultivo qualora si trovasse a dover prendere decisioni importanti.
da Riccardo Montesi
Presidente del GIO
ma mi sa che c'ha le beccighe (consultare gli "amici della vellutina" per l'eventuale traduzione)
il consiglio comunale ha già portato in discussione l'argomento ed ha votato contro la costruzione
La Energon non poteva indire serate informative prima della costituzione del comitato e del relativo deposito del ricorso al Tar? Come mai si è deciso di agire nell'ombra senza coinvolgere l'opinione pubblica prima che si costituisse un'autonoma opinione?
L'impianto fa uso di acqua? da dove viene presa? dove viene reimessa? il fatto che l'impianto sorga sulla piu importante falda delle valli potrebbe creare problemi? come viene prodotta l'energia elettrica? dal calore dei rifiuti? chi controlla il materiale che viene immesso corrisponda a quello effettivamente da smaltire? Cosa comprende quindi il termine FORSU? ma non potevano pensarici i comuni a farla? il territorio è un bene comune la centrale no, non è pensabile che entrino in compartecipazione i comuni cosi che tragga vantaggio anche la collettivita? Scusi l'ignoranza ma visto che sembra ferrato la ringraziamo per le eventuali info che vorra darci.
Credo obiettivamente che non gli si può incolpare più di tanto; forse qualche riunione in più ma visto l'insuccesso della prima li posso capire.
Con queste ultime domande entri in quello che voglio far capire su come la penso: in effetti dal 2007, anno dell'avvio della differenziata, poteva essere realizzato dal CIR33 (consorzio di 33 comuni) o dalla Provincia o Regione un impianto come questo a Corinaldo dove invece ci hanno realizzato un impianto a digestione AEROBICA (all'aria aperta). Impianto altamente inquinante per l'atmosfera perchè il Biogas o meglio il Metano proveninte dalla decomposizione dell'organico in aria si libera in atmosfera con un potere 21 volte più negativo del CO2. Pertanto credo che per i Corinaldesi sarebbe stato meglio un impianto di questo tipo che averne uno a cielo aperto...che dici. Nell'Ottobre del 2012 ci ha provato la Multiservizi coinvolgendo anche i Comuni a realizzarlo mezzo Bando (vedi il suo sito) presso il depuratore di Jesi portando via i rifiuti anche da Corinaldo ma pare che sia andata male. Ecco che allora, con autorizzazioni alla mano, si fanno avanti i privati i quali lo fanno dove gli è comodo. Infatti non posso essere contrario all'impianto, unica strada percorribile per smaltire ed ottenere energia dall'organico, ma sul luogo portando giusto scompiglio PSICOLOGICO agli imprenditori locali (vedono questo impianto come una anomalia nella ZIPA), le popolazioni vicine che lo temono specie Passo di Ripe e Brugnetto già provate con le loro industrie CHIMICHE. Una linea elettrica della Terna da 380.000 Volts in progetto di passare di lì; fiume che periodicamente esonda; strade schifose.....insomma il territorio troppo piccolo e delicato per ospitare un impianto quando ci sarebbero ben 2 posti candidabili e che non darebbero fastidio a nessuno (a Corinaldo per esempio gli toglierebbero la puzza, che per fortuna non dannosa per la salute ma fastidiosa). Quindi hai ragione su questo.
Questo ti fa anche capire se abbiamo speranza di riavere l'acqua pubblica quando non riescono neanche a fare un impianto di qualche milione di euro ma che ne rende circa uno all'anno. Spero di essere stato chiaro nella mia obiettività.
Dai commenti che ho letto e da quanto ho capito (se ho capito bene) facendo un esempio, chiedere a Russotto cosa NE PENSA se andassi a vivere a casa sua (lui mi direbbe che non è daccordo, come ho capito che hanno detto le aziende vicine) e un conto se Russotto da un giorno all'altro mi trova a casa sua e gli dico "Ah da oggi sono a vivere a casa tua". Credo che un conto era un'idea, un progetto, un intenzione e un conto è stata la consapevolezza della realizzazione a cose ormai fatte. Se da una parte il progetto è interessante dall'altra mi chiedo se era possibile far nascere il progetto in collaborazione con la popolazione, spiegando a priori i benefici, cosi che la popolazione era piu tranquilla, magari potrebbe essere un impianto di cui ci si potrebbe vantare ma certo è che se fosse nato TRA la gente era molto meglio. Sinceramente è vero ci sono luoghi migliori, ci deve essere un criterio per insediare le attivita, non si possono far convivere la produzione o trattamento di alimenti e impianti per il trattamento dei rifiuti. Spero che la popolazione abbia le giuste informazione per riuscire a prendere una decisione, credo sia questo al momento il problema vero, TUTTI, comprese aziende e comuni, non hanno elementi necessari per decidere se essere a favore o contro, tutto qui, se risultera che SENZA OMBRA DI DUBBIO è un ipianto tecnologico senza effetti negativi benvenga. Ricordo comunque, a onor di cronaca, che anche il Titanic era nato come inaffondabile, ora andiamo a chiedere a chi ci è rimasto cosa ne pensa! Andiamo a chiedere alle persone di Trani (una ragazza se ricordo bene è morta) o altri paesi che hanno subito alluvioni se si aspettavano eventi simili! Potrebbe essere il miglior impianto al mondo ma la gente vuole garanzie e capire loro in primis perchè è sicuro! Grazie comunque per le informazioni che ci ha dato, spero servano a tutti per capire meglio!
In questo caso, sbagliando forse volutamente dalla stessa EN ERGON chiamandola centrale a biogas, è in realtà un IMPIANTO DI STOCCAGGIO E RECUPERO DELLA FORSU MEDIANTE DIGESTIONE ANAEROBICA con relativa produzione di ENERGIA TERMICA ED ELETTRICA oltre che produrre concime per l'agricoltura. Questi Impianti necessari per il corretto smaltimento della FORSU possono ottenere autorizzazioni sovracomunali in quanto come detto NECESSARI e richiesti dal Protocollo di Kyoto. Ecco che allora, giustamente come dici tu, doveva essere fatto a suo tempo in primis dal Consorzio CIR33 per mezzo dei 33 Comuni consorziati magari con l'aiuto della Provincia e Regione; niente di tutto questo ed è per questo motivo che arrivano i privati (vedi gestione dell'acqua) e quando arrivano loro si crea confusione in quanto, essendo un impianto OBBLIGATORIO averlo lo fanno dove gli è comodo. Mentre per le Centrali a Biogas il Comune può decidere sulle distanze dall'abitato, questa tipologia di impianto può stare anche a 100 metri proprio perchè deve ottimizzare al massimo il recupero energetico dai nostri rifiuti organici.
Inoltre questi impianti non possono nascere come i funghi come le Centrali a Biogas (alimentate da colture apposite) ma devono avere la loro area di competenza in base alla FORSU prodotta dai cittadini. Questa tipologia e dimensione di impianto per funzionare deve avere 45.000 tonnellate di FORSU all'anno che all'incirca sono quelle prodotte dalla popolazione della Provincia di Ancona. Pertanto fatta questa nella Provincia non ce ne possono essere altre; ecco perchè ribadisco se fosse fatta a suo tempo a Corinaldo o successivamente a Jesi presso il depuratore della Multiservizi questa non sarebbe nata. E se la EN ERGON l'avesse comunque voluta fare doveva farla come CENTRALE A BIOGAS ma non con la FORSU e quì allora rientriamo in altre tipologie di autorizzazioni dove i Comuni possono dire la loro. Capito perchè dico bisogna fare attenzione alle parole ?
Per il risparmio al cittadino è presto detto: ora si paga 93 euro a tonnellata lo stoccaggio a Corinaldo, la EN ERGON ne propone 85 oltre ad altri benefit sui servizi al Comune di Ostra. In ogni caso la normativa che regola questi impianti questi non possono chiedere non più di 100 euro a tonnellata. Consideri che noi avendo Corinaldo siamo fortunati, chi deve portare la FORSU più lontano può arrivare a pagare anche 130 euro a tonnellata; con questi impianti sai a priori che comunque vada non superi i 100 euro. Spero di essere stato chiaro. Ciao.
visto che il sig,Pietro mi chiama in causa ,vorrei rispondere.
Innanzi tutto io non capisco cosa intende per vivere a casa sua ;forse vuole ipotizzare che io sarei venuto ad invadere un suo ideale spazio?
La informo che io abito abitualmente queste zone da oltre 20 anni. mi occupo dei rifiuti della zona da altrettanti ,in quanto fin da allora non esisteva sul territorio alcuna esperienza tale da permettere il recupero dei rifiuti raccolti in forma differenziata. Se sono a Casine di Ostra ,è perchè li esiste un'area industriale,unico luogo ove si possono eseguire attività industriali quale è l'impianto di cui parliamo, e di cui mi occupo, ed è li che lavoro , dove ho dato il mio contributo di esperienza in questi ultimi 6/7 anni. Il progetto è nato con la massima trasparenza , con la massima comunicazione agli enti preposti all'analisi progetto ed all'ente comunale che per noi era referente.
Sicuramente ,siamo disponibili al dialogo ed al confronto,tanto che abbiamo più volte detto che apprezzeremmo un gruppo tecnico da parte dei cittadini per disaminare il progetto dando ogni chiarezza ed accogliendo eventuali proposte se corrette ed utili a tranquillizzare le persone . Attendo fiducioso.
Mi congratulo con il sig 55727223 ,per il tentativo di capire ed informarsi,e lo fa bene.
cordiali saluti
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