Impegno e Trasparenza per Ostra Vetere: “le dimissioni unica scelta responsabile”
Parlano gli ex consiglieri comunali della lista
Crediamo inevitabile rispondere ai reiterati strali che ci sono stati rivolti da alcune parti sulla vicenda del commissariamento del Comune di Ostra Vetere ed in particolare sulla nostra scelta di dimettersi dalla carica di consiglieri comunali.
Ci teniamo a precisare che, al contrario di quanto affermato da qualcuno, le normative vigenti ed i numeri del consiglio comunale, anche dopo le operazioni di surroga innescate dalle dimissioni dei sette consiglieri di maggioranza, non ci avrebbero permesso di diventare “la nuova maggioranza“. I nostri cinque voti si sarebbero dovuti confrontare con quelli dei cinque “residui” a cui si sarebbero aggiunti gli ultimi due non eletti della lista che sosteneva l’amministrazione.
Saremmo forse dovuti rimanere in minoranza a reggere in piedi un’amministrazione in brandelli e del cui operato non abbiamo mai condiviso quasi nulla?
Per assurdo, se avessimo fatto quella scelta, allora sì avremmo potuto seriamente bloccare la macchina amministrativa “giocando” sulla nostra presenza o meno alle riunioni del Consiglio Comunale quando si trattava di discutere proposte di delibera alle quali eravamo contrari. Ma non l’abbiamo fatto. Abbiamo scelto invece la strada più responsabile nei confronti della cittadinanza: riportare il prima possibile Ostra Vetere ad avere un’amministrazione vera ed efficace legittimata dall’esito delle elezioni.
Non era il caso nemmeno di aspettare un’ulteriore passaggio in Consiglio comunale: il rischio di oltrepassare il termine di legge (a ridosso delle dimissioni dei sette della maggioranza) oltre il quale non si sarebbe potuto ricorrere alle elezioni anticipate era troppo grande. Non si dimentichino le lungaggini, al limite della norma che regola la materia e fuori da ogni logica di buon senso, con cui nel 2012 sono stati fatti passare dal sindaco, ben nove mesi per effettuare la surroga del consigliere dimissionario Nacciariti!
Si rendano conto tutti che, già prima delle nostre dimissioni, il danno ormai era fatto (e non se ne ascrivano a noi le colpe!) e tra tutti i vari scenari quello di un commissariamento di pochi mesi, in confronto ad un commissariamento di oltre un anno o di un’amministrazione all’impasse, è il male minore.
Dorma quindi sonni tranquilli sia chi scrive che la nostra è stata “paura di scoprire” le nostre “reali capacità amministrative” sia chi pensa che abbiamo tradito la volontà dei nostri 977 elettori: siamo certi che nessuno di questi si è risentito di aver dato il colpo di grazia ad un’amministrazione dalle cui decisioni erano già esasperati da tempo e che aveva la presunzione di continuare ad amministrare nonostante la pietosa condizione politica in cui versava. Al contrario: accettare le subdole e false proposte di collaborazione dei consiglieri reduci – che non sono mancate a seguito della fuga dei loro sette colleghi – quello sì sarebbe stato tradire la volontà di chi ci aveva votato.
Concludendo, il commissariamento è sicuramente una macchia che il paese di Ostra Vetere non meritava, ma i responsabili di questo vanno cercati solo ed esclusivamente all’interno dell’ ex-maggioranza, che aveva il compito di governare per cinque anni dal momento dell’elezione e che NON l’ha saputo fare. Questo è il punto.
da Ex-consiglieri comunali della lista “Impegno e trasparenza per Ostra Vetere”
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