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Sgombero Navalmeccanico di Senigallia: le prime tre navi prendono il largo

Svolte con successo le operazioni per liberare il porto dalle motonavi ferme da trent'anni - FOTO e VIDEO

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Navalmeccanico, prime tre navi in partenza da Senigallia

Nel primo pomeriggio del 15 febbraio, condotte da un rimorchiatore e dirette a Porto Marghera (Venezia), tre delle cinque imbarcazioni che da circa trenta anni erano ferme nell’ex cantiere Navalmeccanico hanno lasciato il porto di Senigallia.

Lo spostamento delle imbarcazioni è iniziato nella mattinata grazie a due ormeggiatori che hanno trainato in mare aperto prima la più piccola delle tre motonavi (70 tonnellate per 18 metri di lunghezza e 5 di larghezza) e poi le altre due. Non si sono riscontrati grossi problemi durante il trasporto, anche se le due navi di notevoli dimensioni (33 metri di lunghezza x 7,40 di larghezza e 250 tonnellate di peso) hanno dato qualche grattacapo agli addetti della Gestiport e agli uomini della Capitaneria di Porto, dati gli stretti margini di manovra.

Se le condizioni meteorologiche lo permetteranno, le rimanenti due navi lasceranno il porto di Senigallia nei prossimi giorni (tra domenica 17 e lunedì 18), decretando la definitiva conclusione della complessa operazione: ci vorranno infatti almeno 22 ore per il viaggio di andata (alla velocità di crociera di circa 3 nodi) e almeno 12 per il ritorno, al termine del quale inizieranno le operazioni per il secondo viaggio.

Questo convoglio di imbarcazioni (guarda la galleria di fotografieche lasciano finalmente il nostro porto – sottolinea il Sindaco della città Maurizio Mangialardiè un po’ il lieto fine di una storia che sembrava destinata a non risolversi mai e che grazie all’impegno comune ed alla cooperazione si è conclusa invece nel migliore dei modi. Un epilogo anche un po’ insolito per una nazione come la nostra dove normalmente c’è sempre un imprevisto a guastare la festa“.

I contenuti della vicenda sono noti. L’ex Cantiere Navalmeccanico aveva ricevuto l’incarico dal Ministero degli Esteri per la realizzazione di cinque motonavi da donare al Senegal attingendo ai fondi della cooperazione internazionale. Dopo la realizzazione solo in parte delle navi era sorto un contenzioso tra le parti per il pagamento del corrispettivo con il conseguente blocco del cantiere e con le imbarcazioni che sono rimaste ad arrugginirsi senza mai muoversi dal porto di Senigallia. Ma su di esse pesa l’ombra della corruzione.

Poi negli ultimi anni, grazie al lavoro incessante svolto dal Comune di Senigallia per accelerare l’iter e favorire lo sgombero, la svolta, con la decisione del Ministero di attivare la procedura di vendita dei beni attraverso l’agenzia del demanio e la conseguente aggiudicazione in favore della Lepore s.r.l. Dopo l’ultimazione dei lavori che verrà eseguita dall’impresa nel cantiere veneto, le imbarcazioni saranno vendute per la pesca d’altura.

Grazie allo sgombero del cantiere dell’ex Navalmeccanico Senigallia si candiderà per ricevere una doppia bandiera blu, comprensiva non solo del vessillo per la spiaggia ma anche di quello per gli approdi turistici.

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