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My Fair Lady: un musical senza tempo a La Fenice di Senigallia

Lunghi applausi e teatro gremito per i protagonisti Vittoria Belvedere e Luca Ward

"My fair lady" al teatro La Fenice di Senigallia

La sera di mercoledì 13 febbraio, un Teatro La Fenice gremito di spettatori ha accolto un classico della storia del musical, che, nonostante gli anni, non perde mai fascino ed attrattiva. Certo c’è poco da fare il confronto è davvero difficile, My Fair Lady rimarrà eternamente nella storia per la versione cinematografica interpretata magistralmente da  Audrey Hepburn e Rex Harrison.

Ma, nonostante ciò, questa commedia musicale si rivede e risente sempre volentieri perchè racconta emozioni, perchè rappresenta l’archetipo del riscatto, della traformazione di una cenerentola, o semplicemente perchè è una bella favola.

La trama è nota: il burbero professore di fonetica Henry Higgins per vincere una scommessa con il suo amico Pickering accetta la sfida di trasformareEliza Doolittle, povera ed ignorante fioraia, in una colta ed affascinante duchessa degna di partecipare al gran ballo in Ambasciata. La trasformazione riuscirà così bene che Higgings, scapolo convinto, non potrà che innamorarsi della “fair lady”.

Lo spettacolo, ambientato nei primi del novecento, pone l’accento sul divario tra poveri e ricchi, sulla disuguaglianza tra classi sociali facendo leva sull’importanza della cultura, dell’educazione e della conoscenza della propria lingua madre per ottenere un riscatto sociale. Temi universali che, nonostante il musical in questione risalga al 1956, risultano decisamente attuali.

Sicuramente ha un intenso e significativo valore la fiera affermazione di Higgings: la lingua è la più grande ricchezza di un essere umano.

Sul palco Luca Ward, doppiatore di Russel Crowe, Pierce Brosnan, Keanu Reeves, Antonio Banderas, solo per citare i più conosciuti, è perfetto nel ruolo del professore. Recita con voce calda ed ammaliante, è apprezzabile nel canto e si muove con disilvoltura sul palco.

Nel compresso convincente anche Vittoria Belvedere nel ruolo di Eliza, un pò troppo caricaturale ed infantile nel ruolo della maleducata e volgare fioraia, risulta più a suo agio dopo la trasformazione della protagostista in principessa.

Il suo aspetto raffinato ed il suo fisico perfetto esaltano i ricercati costumi di scena: è decisamente splendida con l’ultimo abito bianco tempestato di brillantini.

Strappano calorosi applausi del pubblico anche la performance canora degna di nota di Roberto Giuffrida, che interpreta il ruolo secondario di Freddy, e la divertente interpretazione di Alfred Doolittle, padre di Eliza, portata in scena dal simpatico Aldo Ralli.

Imponente la scenografia e bella l’idea di rapprentare lo scorrere del tempo con brevi siparietti lirici della servitù intervallati dal buio e dal suono dell’orologio a pendolo appeso alla libreria dello studio di Higgings.

Mentre My Fair Lady prosegue il suo tour nei teatri italiani, il prossimo appuntamento a La Fenice è con l’atteso concerto di Franco Battiato venerdì 15 febbraio.

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