Nuovi accertamenti sull’operaio morto alla Poliemme di Castel Colonna
Una ferita alla nuca alla base dei dubbi: sembra sia incompatibile con la tragedia del settembre scorso
Sarà disseppellito il cadavere di Gastone Carloni, l’uomo rimasto vittima dei rulli della macchina attorno a cui stava lavorando alla Poliemme srl, nella mattina del 25 settembre 2012. La Procura della Repubblica di Ancona ha infatti stabilito di voler esaminare una ferita rinvenuta sulla nuca dell’operaio, sembra, incompatibile con la morte avvenuta per schiacciamento. Una decisione che va incontro anche alle volontà dei familiari e dei titolati della ditta di capire se, aldilà della tragedia, vi sia qualche dettaglio non approfondito a dovere.
Si è svolta martedì 12 febbraio l’udienza al tribunale di Ancona in cui il gip Carlo Cimini ha disposto – accogliendo la richiesta del Pm Andrea Laurino – di affidare una nuova consulenza sul macchinario all’ingegnere Roberto Romagnoli e nuovi accertamento sul corpo del papà di Mondolfo al medico legale Loredana Buscemi.
L’operaio stava lavorando attorno ad un macchinario che pressa il polistirolo per produrre vassoi e sembra che non fosse nella posizione normalmente utilizzata per lavorare, come se si fosse spostato per controllare qualcosa. Sul luogo della tragedia sono stati rinvenuti dei braccialetti non appartenenti alla vittima. E da alcune testimonianze sembra addirittura che vi siano stati screzi con altri addetti.
Tutti elementi che devono essere chiariti e per cui è stata disposta la dissepoltura della salma e l’esame del macchinario.
Al momento nel registro degli indagati sono finiti i titolari della Poliemme srl, per il sospetto di non aver garantito il rispetto delle norme sulla sicurezza.
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