Senigallia: inaugurata la mostra di Enzo Cacciola
A Palazzo del Duca un excursus sulla lunga attività del pittore
L’assessore Stefano Schiavoni, il direttore del Musinf, Carlo Emanuele Bugatti, l’editore della rivista “Arte Contemporanea, Antonio D’Agostino, e Maurizio Cesarini dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone hanno introdotto sabato 9 febbraio la mostra allestita al Palazzo del Duca, che guida lo spettatore nell’avventuroso itinerario di Enzo Cacciola attraverso le tappe della sperimentazione concettuale, una delle sperimentazioni caratterizzanti della cultura visiva del nostro tempo.
“Ciò che per me dà significato al dipingere è il processo operativo con cui questo si attua” ha spiegato Cacciola, salutando il pubblico senigalliese e segnalando di ritenere importante la serie di mostre storiche che l’assessore Schiavoni ed il Musinf hanno programmato nei saloni del palazzo ducale.
La scelta di Cacciola si manifesta come quella di spostare l’attenzione del fruitore , ma anche il senso stesso dell’opera, dall’esito conclusivo, di natura estetica, alle dinamiche mediante le quali l’opera d’arte viene realizzata.
L’ interpretazione dell’operare artistico in senso rigorosamente concettuale in Cacciola si concretizza attraverso i diversi stadi di una elaborazione, sempre rigorosamente eseguita e posta in essere con materiali di tipo industriale, abitualmente impiegati per scopi che di solito nulla hanno a che fare con l’operare artistico. I listelli di legno da lui usati sono quelli destinati alle costruzioni di carpenteria, così come d’uso abitualmente industriale sono le viti e i bulloni, che adopera. Anche i colori scelti sono di manifattura industriale, praticamente proprio quelli che vengono usualmente adoperati per l’impermeabilizzazione delle costruzioni.
Enzo Cacciola è nato ad Arenzano nel 1945. Vive a Rocca Grimalda (AL). Nel 1973 ha iniziato ad operare su materiali alternativi all’olio su tela e creato i primi pezzi materici prendendo in esame esclusivamente la superficie ed i dati linguistici. Ha esposto a Documenta Kassel. Nel giugno 1975 ha partecipato alla mostra Pittura analitica curata da Klaus Honnef e Catherine Millet con quadri in cemento capaci di sottolineare le problematiche relative allo spazio d’analisi offerto dalla matericità dell’opera.
Nella vita artistica di Cacciola c’è stato anche un percorso di riflessione e di ricerca che lo aveva condotto a lavorare ed esporre oltreoceano (fra Washington, Città del Messico e Panama City).
Nel 1981 si è confrontato con le tematiche della Transavanguardia, partecipando alla mostra Pittura in radice di Achille Bonito Oliva, aprendosi alla figurazione, da lui resa negli aspetti volumetrici e spaziali. Un passo ulteriore in direzione della compenetrazione fra figurativo e concettuale è stato da lui compiuto con l’esperienza di Short Memory painting (Milano, 1982), curata da Viana Conti, rivolta a registrare le “incursioni” dell’artista, che ha inserito la la sua ottica in alcuni capolavori dell’arte dell’Ottocento e del Novecento. Il percorso espositivo di palazzo del Duca è tutto concettuale.
Il Musinf ha previsto visite didattiche alla mostra delle scuole del territorio, che fossero interessate a far conoscere ai loro allievi storia, tecniche ed estetica della pittura concettuale. I docenti interessati possono fare richiesta di visite guidate, rivolgendosi o all’assessorato alla Cultura del Comune di Senigallia o alla segreteria del Musinf (Paolo Catalani, tel. 07160424, orario di ufficio 8,30-12,30, 15,30,18,30).
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