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Libertà di stampa, l’Italia perde posizioni secondo Reporter senza frontiere

Aggiornata la classifica: il belpaese scende al 57° posto dopo Ungheria, Niger e Botswana

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L’Italia e la libertà di stampa non sono proprio due termini che vanno a braccetto. A dirlo è Reporter senza frontiere, con una particolare classifica in cui il belpaese si piazza al 57esimo posto su 179 Paesi, dietro Ungheria, Botswana e Niger. L’italia perde quattro posizioni rispetto all’anno precedente, anche se è l’intera Europa a perdere in generale posizioni.

Nonostante sedici membri dell’Unione Europea si trovino comunque ancora nelle prime 30 posizioni della classifica di Reporter senza frontiere, il vecchio continente è in crisi e il suo modello giornalistico si sta sfasciando, come sottolineato in una nota di Rsf. L’indice viene stilato in base ai comportamenti e alle intenzioni dei governi verso la libertà di stampa a medio o lungo termine.

A far peggiorare la situazione è la cattiva legislazione che prevede ancora il reato penale per la diffamazione. In Italia inoltre, viene segnalato, le istituzioni “ripropongono pericolosamente leggi bavaglio“.
Se l’Italia perde “solo” quattro posizioni, l’Ungheria ne perde 16, la Grecia 14 arrivando all’84 posto, mentre a guadagnarle, con decisi balzi in avanti verso la libertà di stampa (dalla 146esima alla 75esima posizione) è il Malawi.
Il peggior balzo lo ha effettuato il Mali, scendendo dalla 25esima ella 99esima posizione.

Commenti
Ci sono 3 commenti
Melgaco 2013-02-12 02:31:28
Ma non era colpa di Berlusconi?
O. Manni
Paul Manoni 2013-02-13 06:24:25
Sintomatico che le prime 10 posizioni della calssifica di RSF, siano occupate da paesi secolarizzati con un'altissima percentuale di non-credenti, e le ultime 15 siano occupate da paesi islamici, teocrazie, e regimi dittatoriali di vario genere, non vi pare!?
Mario Rossi 2013-02-22 00:23:12
Non sapevo che la Cina fosse una teocrazia.
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