I 2 a.m. tornano sulla scena indipendente con il nuovo videoclip ‘Don’t tell anyone’
Ecco l'intervista alla band di SenigalliaNotizie.it -VIDEO
I 2 a.m. tornano sulla scena musicale indipendente con il nuovissimo videoclip “Don’t tell anyone”. Dopo l’esordio discografico con “The End. The Start”ed il lancio nello scorso ottobre dei video “Axl’s song” e “Live from a Parallel World” estratti da “Parallel World” , il secondo capitolo musicale di questo interessante progetto artistico, il duo senigalliese composto da Andrea Maraschi e Andrea Marcellini, ha deciso di proporre questa inedita bonus track come omaggio per tutti gli amanti della musica indie-rock.
Questa è l’intervista gentilmente concessa dai 2 a.m.:
Da cosa nasce questo nuovo progetto artistico?
Forti di una maggior consapevolezza nei nostri mezzi artistici, abbiamo rinnovato alcuni aspetti musicali e strumentali . Le idee su “Parallel World”sono sempre state molto chiare: presentare un suono più ruvido e sporco rispetto al primo progetto. I nuovi pezzi sono il proseguo di un percorso umano iniziato con “The End. The Start” nel quale ci siamo focalizzati su aspetti intimi e autobiografici. La nostra evoluzione procede con una narrazione del mondo esterno e della realtà che ci circonda. La società promuove una pericolosa omologazione, demonizzando tutto ciò che rappresenta il nuovo e il diverso. Il nostro intento è quello di far riflettere il pubblico sul fatto che il giudizio degli altri non è poi così indispensabile.
Alcune recensioni hanno definito “Parallel World” un mix tra onirico, delicatezza vocale e chitarre distorte. Qual è la vostra vera anima?
Da “Parallel World” emerge una natura calma e riflessiva, gli arrangiamenti, poi, contribuiscono a realizzare quel clima onirico. La composizione è molto spontanea e questa sinergia di elementi è il filo rosso che unisce tutti gli EP.
In questi anni molte band hanno sconvolto il proprio genere musicale. Approvate queste rivoluzioni artistiche?
Cambiamenti così drastici vanno presi con le pinze! Negli anni ’60 molte band storiche hanno effettuato una profonda rivoluzione strumentale, un processo naturale che ha consacrato ulteriormente il loro lavoro e la loro ecletticità. Anche a fine anni ’90 alcuni gruppi hanno espresso contenuti profondi ed interessanti, ma oggi siamo lontani anni luce da questa ottica. Ormai siamo in un’epoca di svendita totale del talento, il mercato discografico si fa attraverso gli input dati alla gente. Le grandi etichette discografiche sfruttano strategie commerciali incredibili, approfittando della scarsa capacità recettiva delle persone. Questa gigantesca illusione sta contagiando anche la scena musicale indipendente, infatti con l’abbassamento dell’asticella del talento vengono osannati gruppi vuoti e mediocri. Esprimere queste idee al pubblico e ai giornalisti non è mai facile, dal canto nostro, però, stiamo cercando di mantenere il nostro spirito anti-trend. Il video “Don’t tell anyone” è proprio l’espressione della nostra voglia rivoluzionaria, abbinata ad immagini molto semplici.
Passando al nostro territorio, cosa ne pensate della scena musicale senigalliese?
Senigallia è una città volenterosa, tanta gente è coinvolta, suona uno strumento e i gruppi locali sono molto eterogenei. A 30 km da qui, nel pesarese, c’è una realtà forse ancor più vivace, ma anche molto omologata e poco accattivante. Nella nostra città, invece, ci si può esprimere con grande serenità, anche se sta diventando sempre più difficile trovare spazio e questo aspetto scoraggia molti appassionati.
Come siete riusciti a farvi conoscere su scala nazionale?
Attualmente siamo legati alla Neanderthal Promotion di Francesco Caprai, ma per avere un rapporto diretto con il pubblico sfruttiamo le potenzialità dei social network. Facebook, ad esempio, ci permette di confrontarci continuamente con tutti i nostri followers.
Il live è il momento della verità per una band, come rispondono le attività commerciali alle proposte di nuovi gruppi emergenti?
Il live per il musicista è come la partita per il calciatore. Durante l’esibizione puoi metterti alla prova, verificando di persona le reazioni del pubblico. Sfortunatamente ci sono dei fattori esterni che complicano la situazione, basti pensare alla Siae, che tassa anche l’aria che respiri, alla crisi economica e alla chiusura mentale di alcuni gestori di locali che arrivano addirittura a chiederti:“quanta gente ti porti?”. Questo quadro drammatico comporta un disinnamoramento collettivo nel quale ci perdono tutti. Senza musica nei locali, la gente diminuisce e senza un flusso rilevante di persone è difficile aumentare i consumi.
Il vostro genere è di stampo anglosassone, infatti cantate rigorosamente in inglese. Come viene considerato un gruppo come il vostro all’estero?
In passato c’era molto scetticismo, ora siamo in una fase di transizione e abbiamo riscontrato una certa apertura. Il problema ormai è solo italiano, chi ama la musica dovrebbe capire che non c’è niente di male nel cantare in inglese.
Quali sono, infine, i vostri progetti futuri?
“Parallel World” è uscito da tre mesi e per promuovere questo Ep stiamo cercando di suonare il più possibile, dobbiamo dire che si sta formando un fan base interessante intorno a noi. Il materiale per nuovi progetti non manca, ma fino ad aprile continueremo con il nostro tour.
“Don’t tell anyone” è una bonus track, ma non fa parte né di “Parallel Worlds”, né del primo Ep “The End. The Start”.
Come scaricare l’ ultimo Ep “Parallel Worlds”: link //2amband.bandcamp.com/album/parallel-worlds (il download è completamente gratuito) poi, mandare una e-mail a isaac.gravity@gmail.com scrivendo, in oggetto, “Don’t tell anyone”. A questo punto, il brano verrà inviato per posta per posta elettronica.
Contatti:
Pag. Facebook: //www.facebook.com/2a.m.OfficialPage
Pag. Bandcamp: //2amband.bandcamp.com/
//www.youtube.com/watch?v=lsEsYgzZKxQ
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