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Acqua pubblica, il sindaco di Senigallia interviene sulle nuove tariffe

Mangialardi: "Non tengono conto dell’esito del referendum del 2011"

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Maurizio Mangialardi

La nuova metodologia transitoria delle tariffe del settore idrico approvata dall’Autorità per l’energia elettrica ed il Gas per gli anni 2012 e 2013 conferma purtroppo i timori che avevo già pubblicamente manifestato al riguardo.

Avevo infatti in più occasioni ribadito la necessità che l’AEEG recepisse in sede di nuovo tariffario la volontà espressa dai milioni di italiani che attraverso il referendum del 2011 hanno riaffermato il valore dell’acqua come diritto pubblico universale ed hanno abrogato la norma che collegava la misura della relativa tariffa alla necessità di remunerare il capitale investito.

La nuova metodologia approvata non mi sembra invece che  abbia tenuto in adeguata considerazione questi principi collegati all’esito referendario.

Pur comprendendo la difficoltà di tenere insieme nel metodo tariffario vincoli normativi ed esigenza di finanziabilità degli interventi, tuttavia  il provvedimento dell’AEEG presenta forti elementi di criticità.

Il nuovo sistema innanzitutto riduce la trasparenza con la quale si riconoscono i costi in tariffa, rendendo di fatto più difficile la percezione del costo all’utente. In particolare va contestato il riconoscimento in tariffa di costi non effettivamente sopportati dal gestore, come gli ammortamenti sui cespiti finanziati da contributi a fondo perduto o dalla fiscalità generale, che produce come conseguenza il pagamento da parte dell’utente di costi inesistenti.
L’Associazione degli enti di ambito ha presentato diverse osservazioni critiche sia sull’aspetto procedurale che su quello di merito del provvedimento.

Il Comune di Senigallia, come sempre ha fatto in questi anni, continuerà la sua azione di impulso e sensibilizzazione all’interno dell’A.N.C.I. su questo fondamentale tema.

L’acqua pubblica deve entrare a far parte come argomento prioritario dell’agenda politica del nuovo governo nazionale al quale competerà l’adozione di un metodo tariffario definitivo che recepisca davvero e fino in fondo i valori riaffermati dagli italiani attraverso il referendum abrogativo del 12-13 giugno 2011

Allegati

Leggi l’allarme del “Comitato Acqua Bene Comune” di Senigallia:
Acqua pubblica, nuove tariffe reintegrano la remunerazione del capitale

Commenti
Solo un commento
Marcello Liverani
Marcello Liverani 2013-02-02 23:42:21
E meno male che il Comune continuerà la sua azione di impulso e sensibilizzazione all’interno dell’A.N.C.I. su questo fondamentale tema...stiamo in una botte di ferro quindi! Comunque l'articolo è carino, il Sindaco ha così scoperto "l'acqua calda"...perchè ovviamente quello che lui dice e scrive era sconosciuto a tutti!
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