Acqua pubblica, nuove tariffe reintegrano la remunerazione del capitale
Comitato di Senigallia: "Cancellerà il referendum 2011, Mangialardi prenda posizione nell'AATO"
Il 28 dicembre, confidando nella distrazione per le feste natalizie, l’AEEG (Autorità per l’energia elettrica e il gas) ha deliberato il nuovo Metodo Tariffario per il Servizio Idrico Integrato sancendo, nei fatti, la negazione del Referendum del giugno 2011, con il quale 27 milioni di cittadini italiani si erano espressi per una gestione pubblica dell’acqua, fuori dalle logiche di mercato e per l’eliminazione dalla bolletta della “remunerazione del capitale investito“, ossia dei profitti.
L’Autorità, infatti, ha varato un sistema di calcolo della tariffa che reinserisce il profitto, sotto le mentite spoglie del “costo della risorsa finanziaria” con il quale si riconosce ai gestori la copertura, tramite tariffa, di una percentuale standard del capitale investito.
Ma l’Autorità non si limita a questo.
Viene prevista la costituzione di un fondo per nuovi investimenti (FONI), nei fatti un tributo, considerato, però, costo di servizio e quindi inserito in bolletta, sulla quale, peraltro, inciderà anche l’ammortamento dei finanziamenti a fondo perduto (pubblici).
L’Autorità, si nasconde dietro una deliberazione amministrativa per affermare una ricetta politica che vuole speculare sui servizi pubblici essenziali, a partire dall’acqua, in perfetta coerenza con l’impostazione neoliberista e di privatizzazione dei beni comuni seguita, e confermata nella sua agenda per il prossimo governo, dal prof. Monti.
Dietro le manovre tecniche si afferma, inoltre, una sospensione democratica gravissima a danno di tutti noi.
A tale proposito chiediamo che il sindaco Mangialardi prenda una posizione netta e precisa e che non si limiti a comunicati stampa o buoni intenti.
Se è vero, come il sindaco stesso ha ribadito più volte pubblicamente, che ha sostenuto nella maniera più convinta il principio dell’acqua come bene comune e che le iniziative intraprese in passato dall’Amministrazione Comunale lo hanno sempre visto schierato in prima fila, è il momento che questa posizione sia fatta valere all’interno dell’AATO il quale ha la possibilità di rigettare e rifiutare il nuovo metodo tariffario proposto dall’AEEG.
Se il vero intento dell’Amministrazione è quello di far rispettare l’esito referendario dovrebbe partire proprio dal fare tutto quello che è in loro potere per bloccare questo metodo tariffario, che, se approvato dagli AATO, cancellerà totalmente il Referendum del giugno 2011.
Per pretendere il rispetto degli esiti referendari e difendere la democrazia, venerdì 25 gennaio, dalle 9:30 alle 11:30, saremo presenti davanti alla sede dell’AATO2 Marche, a Jesi in via Gallodoro 69, come Comitati per l’Acqua Bene Comune della provincia di Ancona. Chiederemo che il nuovo metodo tariffario venga ritirato e che l’AATO2 Marche non lo recepisca, chiedendo inoltre le dimissioni dei membri dell’Autorità.
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