Sviluppo sostenibile Valcesano: “sul ponte dell’Aquasanta si perde tempo”
"L'incontro del 21 gennaio in realtà non ha fatto emergere nulla di concreto"
Stando alle dichiarazioni uscite sulla stampa non vorremmo che ci stessero portando in giro. Da una parte gli amministratori dichiarano che lunedì 21 gennaio è stato presentato il “progetto definitivo” del ponte provvisorio (il ponte in ferro bailey) e allo stesso tempo il Commissario della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande, afferma che la Conferenza dei servizi per dare il via libera al progetto è stata convocata per il 12 febbraio.
Ma è lo stesso Commissario a dichiarare: “Questa vicenda dimostra una volta di più come l’indiscriminata politica di tagli e i vincoli di spesa imposti dal patto di stabilità non siano più sostenibili per le comunità locali e rappresentino un costo economico di gran lunga superiore ai supposti risparmi derivanti dalla restrizione della spesa pubblica. Per questo abbiamo chiesto alla giunta regionale un tavolo di confronto urgente in cui faremo appello alla sensibilità e alla solidarietà istituzionale più volte dimostrata dalla Regione Marche per risolvere definitivamente un problema ormai non più rimandabile”.
Le fa eco l’Assessore del Comune di Mondavio Mirco Zenobi, quando afferma che di finanziamenti certi per ora ci sono solo gli 80.000,00 euro stanziati dalla Regione perchè le “Province stanno ancora definendo il quadro economico dell’opera”.
Come dire che ad oggi non sanno ancora quanto costerà questo ponte e dove troveranno i soldi per costruirlo.
La sensazione che abbiamo è che in realtà, lunedì 21 a Mondavio, la montagna non ha partorito nemmeno un topolino e piuttosto si continua a perdere tempo.
Per quanto ci riguarda, nei prossimi giorni l’Avvocato Maria Raffaela Mazzi, invierà agli Enti e ai funzionari che avevano la responsabilità di vigilare e intervenire per evitare il crollo del ponte dell’Acquasanta, le prime quantificazioni economiche dei danni subiti nei primi due anni di interruzione della viabilità.
Solo per fare un esempio, dalle prime valutazioni, ci risulta che un pendolare abbia finora subito un danno economico minimo di circa 11-12.000,00 euro.
Noi continuiamo ad andare avanti e a difendere e tutelare i diritti di questo territorio e dei suoi abitanti. E’ ora che ciascuno si assuma le proprie responsabilità.
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