Alla Biblioteca di Senigallia una nuova lezione della Luas
Martedì 22 gennaio il corso "Il sapore della musica" su Madama Butterfly
La Sala Conferenze della Biblioteca “Antonelliana” di Senigallia ospiterà, alle ore 16,30 di martedi 22 gennaio 2013 una lezione del corso “Il sapore della musica” della Libera Università per Adulti.
La conferenza si propone di presentare MADAMA BUTTERFLY di Giacomo Puccini, opera prossimamente in scena al Teatro delle Muse di Ancona, spettacolo cui assisteranno anche gli iscritti alla LUAS di Senigallia. La guida all’ascolto sarà tenuta dal M° Simonetta Fraboni, responsabile del Corso “Il sapore della Musica”, docente presso il Conservatorio di Musica “G.B.Pergolesi” di Fermo.
Madama Butterfly, andata in scena per la prima volta nel 1904 a Milano, è l’opera più famosa di Puccini e la più eseguita nel mondo.
Puccini ha saputo ricreare musicalmente l’ambiente e l’atmosfera dell’Estremo Oriente che si era aperto da pochi decenni, dopo secoli di isolamento, a rapporti culturali e commerciali con l’Occidente. La storia di Cho-Cho-San, giovanissima Geisha sedotta e abbandonata dal tenente Pinkerton, ha commosso generazioni e generazioni di spettatori e spettatrici; dice Alessandro Baricco che l’Opera di Puccini è qualcosa di “arcaico e attuale allo stesso tempo”. Il suo occhio “cinematografico” (il cinema era stato inventato nel 1895) si posa sulle storie di gente comune, travolta da sentimenti, eventi e passioni eccezionali. Per dirla con Puccini: “Piccole anime portatrici di grandi passioni”.
Criticato dagli intellettuali nostrani per il suo eccessivo sentimentalismo, portato invece in trionfo all’estero, dopo una serie di insuccessi alle sue “prime” rappresentazioni in Italia, sia alla Scala di Milano, che al Regio di Torino e all’Opera di Roma, Puccini decise di presentare le sue nuove composizioni all’estero (Metropolitan di New York, Opera di Montecarlo). Tra gli interpreti delle sue musiche si annoverano Arturo Toscanini ed Enrico Caruso.
Modernissimo nell’invenzione melodica e nella scelta dei timbri dei diversi strumenti dell’orchestra, estremamente innovativo nell’armonia, Puccini si dimostra il vero successore di Verdi, così come era stato predetto e auspicato dal suo editore Giulio Ricordi che lo aveva sostenuto sia psicologicamente che economicamente nei lunghi anni di apprendistato a Milano, lui orfano, giunto dalla nativa Toscana per studiare con Ponchielli grazie ad una borsa di studio della Regina Margherita.
Grande cantore dell’animo femminile, protagonista lui stesso di una vita romanzesca, tacciato di conservatorismo, fu invece pienamente cosciente e protagonista dell’atmosfera nuova della musica europea di quegli anni: gli anni di Johann Strauss, di Schoenberg, di Debussy, Ravel e Strawinsky.
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