Crisi dell’edilizia: a Senigallia rischia la mutilazione il “Borgo Le Torri”
Il gruppo Lanari è in difficoltà: ristrutturazione del debito e forse nuovo piano d'area in arrivo
Si scrive “piano di ristrutturazione del debito”, si legge “crisi dell’edilizia”. In un periodo storico in cui parole come recessione, calo dei consumi, difficoltà economiche, mancanza di liquidità sono ormai nell’uso quotidiano, anche il mattone accusa sensibilimente il colpo e a Senigallia si è aperto un fronte preoccupante.
Parliamo della zona ex-Sacelit ed ex-Italcementi, al porto di Senigallia, dove si trova il cantiere per quello che è stato battezzato “Borgo Le Torri”: un ambizioso complesso edilizio progettato da un blasonato architetto come Paolo Portoghesi, che deve dare un volto nuovo all’area un tempo occupata dalle industrie del cemento.
Per la vasta lottizzazione fu redatto un piano d’area che comprendeva appartamenti e negozi, ma anche un albergo, un centro polivalente per congressi ed esposizioni, poi spazi pubblici come una grande piazza, passerelle pedonali, parcheggio, sottopassi e tutte le opere di raccordo viario.
I lavori per la realizzazione del quartiere che deve dare un nuovo volto alla Senigallia che si affaccia sul mare, collegandola al meglio con la parte storica della città sono in carico al gruppo Lanari, per la precisione alla società La Fortezza, amministrata da Pietro Lanari. Lavori che, dopo la realizzazione delle fondamenta delle “torri” residenziali del complesso, sono in una fase di stallo.
E’ dei primi giorni di gennaio la notizia dell’avvio delle pratiche per un piano di ristrutturazione del debito per il gruppo edilizio che fa capo a Lanari. Il costruttore anconetano sta accusando, al pari di tante altre ditte del territorio e d’Italia, problemi di liquidità: i salari dei lavoratori sono in pericolo e le vendite, non sono nel cantiere di Senigallia, stentano.
Il “Borgo Le Torri”, insomma, sta rischiando grosso: il pericolo più grosso è quello di rimanere incompiuto, ma già all’orizzonte si profilano i profondi cambiamenti che potrebbero interessare un quartiere presentato come un nuovo fulcro della città e dei cittadini.
Ristrutturazione del debito significa per un’azienda trattare con i creditori, rimodulare accordi, cercare di rivedere le spese e di incamerare denaro liquido, nel caso di un gruppo immobiliare significa anche proseguire a costruire nei cantieri dove ci sono più chance di vendere e stoppare quelli meno commerciabili.
In particolare a Senigallia si attende che venga stilato dal costruttore una nuova proposta di piano d’area: facile immaginare che quello a cui l’imprenditore potrebbe puntare è un aumento delle cubature vendibili (quelle private) a scapito di quelle pubbliche, oltre che una riduzione degli oneri di urbanizzazione.
Il Sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, non sembra affatto propenso a vedersi consegnare un quartiere con cubature sbilanciate e “mutilato” rispetto a quello prospettato finora, ci si trova però di fronte all’alternativa più buia, ovvero quella di vedere la costruzione interrotta fino a data da destinarsi: si lavora e si tratta per non avere un’incompiuta al posto di quello presentato come un fiore all’occhiello della città.
A buon intenditor......
motivo in più per realizzare un'area verde con un bel parco giochi .... altro che cementificare !
Sono due anni che critico e do suggerimenti su quanto progettato e fatto in quell'area (vedi altri miei commenti). Sembra che il sindaco non legga i commenti dei suoi cittadini e nessuno del suo ufficio o partito gli passi ciò. Altrimenti non uscirebbe con queste notizie se non per raccontare favole o prendere tempo perchè non sa più cosa fare. Ancora Lanari???? Risanamento economico resosi necessario per colpa della crisi???? Colpa della crisi Lanari dovuta alla costruzione del “Borgo Le Torri” ?????? Nuova progettazione dell'area???? Ma di cosa stiamo parlando????? Gente meditate, non vi fate prendere in giro dal (pennellone) lui sa benissimo come stanno le cose e finalemnte dica la verità e quanti soldi sono stati spesi sino ad ora tra progettazioni ed altro. Il comandante di una nave, quando la nave affonda, ha l'obbligo di esse chiaro con i naufraghi e non nascondere la verità sino a quando lui è sceso in una scialuppa (vedi Schettino), per rimanere vicino alla zona porto. Smetta di raccontare sempre favole non siamo tutti bambini, alla fine ci crede anche lei a quello che dice. Scenda dal trespolo o pero, sia più realistico, stia con i piedi per terra, finisca di avere idee fuori dal comune(che è il colmo per un sindaco) e prenda una decisione, su quell'area, fattibile e se non sa che pesce prendere ascolti i suoi ciddadini o si consigli con gente del posto che è meglio di alcuni che stanno a Milano dove quelle torri (riciclate) vengono abbattute e forse neanche spende nulla. Essere umili è una virtù, anche se questa all'interno del suo partino non esiste, lei prima è sindaco di Senigallia con tutte le incombenze poi fa parte di un partito politico o questo nessuno lo ha spiegato.
saluti a tutti.
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