Segoni sulla crisi di Giunta a Ostra Vetere: “Perchè non mi sono dimesso”
L'Assessore spiega i motivi di un sostegno mai negato al progetto e all'Amministrazione Bello
Ritengo necessario che anche il sottoscritto, assessore di questo Comune esponga le sue opinioni riguardo alla vicenda che si è venuta a creare dopo le dimissioni di quattro miei colleghi assessori e di tre consiglieri di maggioranza, con conseguente e prevedibili dimissioni anche della forza politica di minoranza composta da cinque consiglieri.
Irresponsabile e decisamente ingiustificata l’azione intrapresa nell’intento di destabilizzare una Amministrazione che per i primi cinque anni ha letteralmente cambiato il modo di pensare e di agire cercando di schiudere quella scatola in cui eravamo rimasti intrappolati, senza una possibilità di allargare gli orizzonti e le prospettive che altri amministrazioni di realtà limitrofe avevano capito ed intrapreso.
I primi cinque anni l’amministrazione Bello aveva iniziato un percorso mirato all’espansione culturale e conoscitiva del territorio su cui vivevamo, aveva portato il nostro paese al di fuori dei confini regionali ed italiani dando vita ad una politica aperta ed espansiva.
Si era puntato molto sulla creazione di strutture ricettive, di interessi turistici, di avvenimenti atti a richiamare gente allo scopo di proporre al turismo un ambiente consono alle richieste di visitatori. Manifestazioni create non con lo scopo di spendere il denaro pubblico, ma di incentivare l’afflusso di persone interessate ai nostri luoghi culturali, archeologici, industriali e produttivi.
Avevo aderito a questo progetto, pur non essendo politicamente schierato con nessun partito, per il solo motivo di essere un cittadino ostraveterano desideroso di vedere Ostra Vetere crescere, di vedere espandere il nostro territorio, di non soccombere alle pressioni di altri paesi, che avevano iniziato una politica di espansione industriale, agricola, turistica, con i contributi dello Stato, della Regione e della Provincia.
Ho detto “Si” pronto ad affrontare le difficoltà che l’impegno affidatomi dagli elettori mi avrebbe imposto, pronto ad impegnare mentalmente e fisicamente il tempo necessario per una buona riuscita del programma dichiarato. Altri elettori come me avevano dato fiducia alle politiche proposte dalla Lista “Patto per Ostra Vetere” dal momento che i risultati elettivi avevano confermato un risultato abbondantemente al di sopra di ogni previsione dando un 67% di preferenze alla maggioranza, con un risultato numerico di 1472 voti contro 977 della lista “Impegno e Trasparenza”.
Nel secondo mandato, di cui ne sono stato parte collaborativa, non ho intravisto azioni che abbiano potuto portare alle conclusioni in cui ora siamo. E’ vero, anche nelle buone famiglie vi sono momenti di difficile convivenza ma ciò non giustifica certi comportamenti. Prima di arrivare a certe decisioni ci si doveva confrontare con tutti i responsabili politici e con gli elettori che avevano espresso un voto favorevole, ed oltremodo in primis con il Sindaco.
Volgendosi indietro notiamo che numerosi ed importanti finanziamenti dallo Stato, dalla Regione,dall’Europa sono arrivati nelle casse Comunali, ciò a dimostrazione le opere di urbanizzazione e culturali che si sono fatte; strade con manto nuovo; impianti sportivi con nuovo tappeto in erba sintetica; museo civico parrocchiale aperto al pubblico con un allestimento importante di opere; la biblioteca monastica pervenuta dal convento dei Frati Minori; gli scavi all’area archeologica il rapporto di collaborazione con l’Università di Bologna e dell’Università francese di Clermont Ferrand, il dipartimento delle belle arti sezione archeologica delle Marche, che hanno portato all’apertura di un museo archeologico, forse impensato nelle precedenti amministrazioni; la ristrutturazione del palazzo De Pocciantibus, che a breve avremo agibile con la Loggetta in tutta la sua magnificenza; e non ultimo tutte le manifestazioni che hanno dato vita alla Comunità.
E’ vero che la struttura RSA di Ostra Vetere è stata penalizzata nello spostamento temporaneo dei pazienti a Corinaldo, con la motivazione di una ristrutturazione, che per i costi da sostenere, in una politica di restrizione, non sarà possibile da attuare; ma questo problema non è attuale ma antico, da ricordare le battaglie intraprese con la dirigenza dell’ ASL n 4° per ostacolare la chiusura già diversi anni indietro, quando una disposizione regionale aveva iniziato a chiudere i finanziamenti alle strutture ospedaliere.
Le antenne di radio frequenza, specialmente l’ultima antenna istallata e non le altre che erano già funzionanti sul territorio, la quale ha creato scompiglio nella struttura amministrativa comunale dando forma ad una petizione pubblica, non sono state regolamentate dal Comune ma dallo Stato e dalla Regione Marche, la soppressione della procedura VIA (Valutazione Impatto Ambientale) da non imputare al Comune, ma ad altri Enti, a dimostrazione di questo anche il Sindaco di un paese vicino alza le mani e si scusa con i suoi cittadini, consapevole che il progresso tecnologico, nei limiti di legge imposti dallo Stato e con regolari valutazioni Arpam ed Asur , non può essere oggetto di diniego alle procedure di attuazione.
Se queste cose hanno creato uno stato di agitazione nella compagine di maggioranza o queste sono state le gocce che hanno fatto traboccare il vaso di una relazione già compromessa da incomprensioni tra assessori e sindaco, ritengo che erano facilmente superabili per le motivazione del poco tempo rimasto come Sindaco a Massimo Bello nella gestione della cosa pubblica di Ostra Vetere, evitando così un commissariamento che nelle storia del paese non era mai avvenuto ed evitando anche polemiche da parte di cittadini onesti, che hanno dato ai dimissionari fiducia e rispetto, ripagato con un atto non proprio civile e responsabile.
Quindi ritengo di dover rimanere al mio posto fino a quando, per una azione dettata da comportamenti fanciulleschi e degni di persone insensibili alle problematiche comuni ed inconsci del danno causato, non solo al Sindaco Bello ma in maniera molto più grave alla comunità, che non merita questa imbarazzante ed incresciosa situazione, arriverà, come ho già ribadito per la prima volta un Commissario prefettizio a gestire un paese, che con la buona volontà e senza mascheramenti pseudo politici poteva e doveva essere amministrato da noi cittadini.
Ringrazio i cittadini che hanno dimostrato nei miei confronti una lodevole preferenza, spero di non averli delusi e di aver dimostrato che non ero attaccato alla carica, ma impegnato alla crescita di un territorio che mi ha dato i natali e di cui mi sento cittadino dalla testa ai piedi e pronto a dedicare altro tempo per il bene comune e la crescita di un territorio, degno di non essere dimenticato e messo in disparte da giochi politici.
da Sestilio Segoni
Poi con questo pseudonimo, credo che sei solamente un menzognere. Altrimenti non avresti messo il punto.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!