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Paradisi: “Certificato il ‘diritto’ di sindaco e maggioranza a violare lo Statuto”

"Un consiglio comunale senza 'moralità': tre consiglieri eletti nel Pdl sono pronti a tradire gli elettori"

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Maurizio Mangialardi e Roberto Paradisi

La maggioranza consiliare ha fatto quadrato intorno a quello che è apparso, in una visione degenerata della politica, il “diritto” del potere amministrativo a violare lo Statuto comunale e le norme sugli enti locali (parlo dello spudorato incarico remunerato fatto avere, senza bando pubblico, all’ex capogruppo del Pd in consiglio) e a favorire un soggetto a danno di un altro per “motivi politici” (come ha scritto nel Tar in una sentenza di condanna contro il Comune di Senigallia) nell’ambito di una gara pubblica che avrebbe dovuto essere trasparente e imparziale.

E così, in una seduta surreale del Consiglio comunale in cui il sindaco ha dato il peggio di sé inscenando un teatrino della politica e parlando per 15 minuti senza dire nulla (con la complicità del presidente Monachesi che, violando come solito fare il regolamento, ha consentito al sindaco di intervenire a dibattito chiuso concedendogli, anziché i tre minuti concessi per la sola dichiarazione di voto, ben 15 minuti di comizio), la maggioranza ha respinto l’ordine del giorno in cui il sottoscritto invitava la Giunta a rassegnare le dimissioni per lo scoppio della questione morale.

Incredibili le motivazioni addotte dai consiglieri-soldatini della maggioranza. Nel primo caso (l’appalto al proprio capogruppo), si è detto che il sindaco non ne sapeva nulla e che comunque non c’è nulla di male se viola lo Statuto del Comune (bontà loro). Nel secondo caso, il sindaco, creando imbarazzo anche ad alcuni dei suoi, ha rivendicato con orgoglio (è agli atti con tanto di registrazione) l’aver cercato di impedire ad un “privato” di aggiudicarsi la gara pubblica.

Vi è da rimanere sbigottiti e impauriti da questo modo di fare politica. Ciliegina sulla torta: parte dell’opposizione (se il termine può ancora essere utilizzato per certi consiglieri) si è rifiutata di sfiduciare Mangialardi. Parlo dei consiglieri Cicconi Massi, Cameruccio e Perini, tutti eletti nel Pdl. I quali, non avendo il coraggio di spiegare ai propri elettori che stanno lavorando per entrare in un futuro non molto lontano in maggioranza, hanno preferito per ora dissociarsi dal resto dell’opposizione lanciando un segnale molto preciso al Partito Democratico. Quale delle due “degenerazioni” sia peggiore, lo valuteranno i cittadini.

Commenti
Ci sono 2 commenti
Franco 2013-01-18 19:55:46
La politica è morta da molto tempo in Italia, forse non è mai nata visto che non si rivolge ai cittadini, ma opera solamente per i suoi fini e i loro interessi. Senigallia non è da meno, il duo Angeloni-Mangialardi, due mandati la prima e uno il secondo, hanno certificato più volte che si può sempre fare tutto senza problemi rivendicandone anche la "giustezza", come in questo caso, in fondo che volete che sia se vengono violati regolamenti e statuto. In pratica prima ci fanno fessi e poi ci coionano per bene. Ora mi viene in mente la salita in cattedra di Mangialardi che poco tempo addietro ha avuto la spocchia di scrivere una lettera aperta a Berlusconi...mica a "pincopallino", proprio a Berlusconi! Dicendogli e chiedendogli, con candore, di fare un passo indietro visti i "danni" del suo operato...ancora rido a distanza di tempo, perchè ci vuole veramente una gran bella faccia tosta ad ergersi un "sapientino professorino" delle questioni altrui quando in "casa propria" se ne combinano di cotte e di crude! La pagliuzza negli occhi altrui la vedono, ma la trave nei propri assolutamente no! Non penso che l'Avvocato Paradisi sia rimasto sorpreso dall'ennesimo Consiglio "simpatico". La sinistra fa sempre quadrato, dove sia di casa la questione morale a loro proprio non interessa. Per quanto riguarda il PDL (se ne sta occupando la trasmissione "chi l'ha visto") di Senigallia, è da diverso tempo che non esiste più, che non è attivo, non ha iniziative, immancabilmente tace sui seri e veri problemi che attanagliano i cittadini. E' però sempre in prima linea per le questioni inutili, vedi accoglenza a Renzi (sorrisi e strette di mano in quantità industriali, e l'Avvocato Paradisi essendo un "vecchio" lupo ha ben capito dove approderanno) e vedi "finestre illuminate" alle 2.00 di notte (tutte cose molto serie e importanti per la città). A Senigallia non esiste opposizione se non nelle prese di posizione dell'Avvocato Paradisi e, saltuariamente, Partecipazione e Rifondazione, per quanto riguarda le restanti forze politiche, non è dato sapere se il WWF le ha iscritte come "in via di estinzione"...ma attenzione, perchè ora è comparso anche l'UDC in Consiglio, quindi vedrete che cambierà tutto lo scenario politico, ora si che si farà sul serio...a ridere!
Melgaco 2013-01-18 19:57:41
Esprimo il mio più totale schifo, anche per i democristiani citati nell'ultimo paragrafo. E' una città mafiosa.
ATTENZIONE!
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