Alla Galleria Angelini di Senigallia una mostra di Maurizio Cesarini
L'inaugurazione è prevista per il 19 gennaio
La mostra si articola più come opera unica, che come semplice esposizione; opera dove i vari elementi (fotografie e video) strutturano un percorso esperienziale che si sviluppa attraverso lo spazio espositivo.
Il tema dominante è il fluire acquido che diviene metafora di una esperienza esistentiva, un attraversare e al tempo fluidificare il tessuto stesso dell’esistenza. Il percorso suggerito dall’artista non va però inteso nei termini di una struttura narrativa, non c’è racconto, ma piuttosto si mostra come esperienza del senso. Nessuna allegoria, né alcuna metafora, piuttosto un attraversamento fluido, al pari delle acque, di opere che rimandano le une alle altre in una circolarità di senso ampliata e non riducibile al puro assetto metaforico. L’artista ha più volte ribadito la sua estraneità ad un estetismo fotografico, quindi la pretestuosità della fotografia è solo elemento linguistico per tessere un discorso, per dare forma ad una idea. Così l’uso del video non si pone strutturalmente all’interno di un discorso temporale della narrazione, ma utilizza la forma/video per enfatizzare un senso che non è semplice racconto, ma possibilità in divenire di una alterità visuale.
Il senso che attraversa in sottotraccia l’installazione di video e fotografie attiene alla questione identitaria, un tema che Maurizio Cesarini ha perseguito nel corso della sua ricerca artistica sin dagli anni settanta con le performances di Body art, per pervenire negli ultimi anni all’uso del video come principale mezzo di espressione artistica. L’dea sottesa alla mostra èè quella di una sorta di percorso che non si esaurisce in una semplice narrazione, ma che diviene un movimento esperienziale, laddove il pubblico lungi dall’essere semplicemente un soggetto statico di fruizione, interviene attraverso il movimento nello spazio espositivo, divenendo parte della mostra stessa.
La mostra ha come caratteristica peculiare di offrire una scelta allo spettatore; la si può osservare dall’esterno ,decidendo di non esserne coinvolti, oppure la si può percorrere all’interno decidendo di confrontarsi con un percorso di senso suggerito dall’artista.
Cenni biografici
Maurizio Cesarini nasce a Senigallia il 17 luglio 1957.
Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Urbino ed attualmente è docente all’Accademia di Belle arti di Frosinone.
Video artista, performer e fotografo. Ha esposto in Italia e all’estero, tra le più recenti ricordiamo: “Video Zoom” al Crane Arts Center di Philadelphia negli USA, “Camera con Vista – arte in video” presso la Galleria Arearte Senigallia (AN), “Osservare il pensiero riflesso” alla Mole Vanvitelliana – Atelier dell’Arco Amoroso di Ancona, “Video Zoom” alla Galleria Sala 1 di Roma, “Video Zoom” al Biz-Art Center Gallery di Shanghai in Cina, “The Collective Eye”, presso l’Arco Amoroso in Ancona.
Coordinate mostra
Titolo: Maurizio Cesarini. Acque di ritorno
Sede: Galleria Angelini – via Arsilli 93, Senigallia
Date: 19 gennaio – 02 febbraio 2013
Ingresso: libero
L'acqua che tocchi de' fiumi è l'ultima di quella che andò e la prima di quella che viene.
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