Precari United: “Il Sindaco di Senigallia si è mostrato disponibile al confronto”
Gli attivisti:"a marzo vedremo se le sue parole si saranno tradotte in politiche attive contro la crisi"
Nella mattina di giovedì 17 gennaio, gli attivisti di Precari Unite e di Arvultùra sono entrati nel palazzo comunale per portare a termine la “triologia del bando”.
Dopo le azioni di dicembre alla CISL e in CGIL sul tema del bando 2012 per le politiche attive per il lavoro, i precari sono andati direttamente dal Primo Cittadino, poiché l’Amministrazione Comunale e la Giunta sono i principali titolari e fautori delle politiche sociali, tra le quali il bando per i disoccupati.
Dopo aver occupato l’atrio dell’ufficio del Sindaco, gli attivisti molti dei quali vestiti da fantasmi con una maschera con scritto “invisibili”, hanno tenuto una conferenza stampa per spiegare le ragioni di questa terza tappa, chiedendo un incontro con il Sindaco, in contemporanea, altri calavano uno striscione di circa sei metri dalle finestre del Comune con scritto: “Per il bando 2013. Per un welfare municipale”.
Il Sindaco Mangialardi ha subito accettato di confrontarsi con i precari, i quali hanno posto tre questioni:
1) A fine gennaio uscirà – in ritardo – il bando del settembre 2012, ma per il 2013 è previsto un altro bando a sostegno di coloro che stanno pagando la crisi?
2) Nel nuovo bando vi potranno accedere solo i disoccupati che avevano un contratto subordinato o anche i precari? Esistono disoccupati di seri A e di serie B?
3) Nella stesura del nuovo bando è giusto che partecipino anche i precari organizzati, in quanto non rappresentati da nessun partito e nessun sindacato?
Il Primo Cittadino ha risposto positivamente a tutte e tre le questioni poste, dicendo che si assume come impegno personale di dare continuità alle politiche attive sul lavoro, anche in tempi di crisi, e di estenderle anche ai precari, cioè a tutti coloro che avevano contratti co.co.pro, ecc. Infine, si è reso disponibile ad estendere il confronto oltre le classiche parti sociali e anche a prendere parte ad assemblee pubbliche sulla questione del bilancio e dei tagli che le politiche della Troika hanno imposto ai Comuni.
A marzo si chiuderà il bilancio preventivo del Comune di Senigallia e lì verificheremo se le parole del Sindaco si tradurranno in politiche attive contro la crisi: in un embrionale welfare municipale.
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