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Spese veterinarie nel redditometro: Silvana Amati fortemente contraria

La senatrice di Senigallia: "Non è questo il modo per scoprire l'evasione. Sono con gli animalisti"

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Cani

Condivido l’allarme sollevato dalle associazioni animaliste contro la proposta di inserire le spese veterinarie nel redditometro, nell’illusione di far così emergere l’evasione fiscale. Non è questo il modo.

Già in un articolo del novembre 2011 polemizzavo contro la politica-spettacolo dell’allora Governo Berlusconi a fronte della decisione dell’Agenzia delle Entrate di inserire appunto le spese veterinarie nel redditometro. Scrivevo allora che “è sbagliato considerare gli animali generi di lusso”, con le spese veterinarie e per i generi alimentari tassati addirittura al 21%; quando le cure veterinarie sono un obbligo di legge sia per gli animali domestici sia per quelli di allevamento, ma non possono divenire un onere insostenibile per i privati e per le imprese agricole. Tanto più poi che un animale è spesso l’unico conforto proprio delle persone più deboli, sole e meno abbienti.

Si tratta di un problema culturale e di civiltà, prima ancora che politico. Gli animali non sono meri “oggetti di utilità” per il lavoro dei campi o passatempo per ricchi, ma soggetti senzienti, capaci di reagire in modo complesso fra di loro e con gli esseri umani. Non cose da inserire nel redditometro e da sottoporre a esose tassazioni, che non hanno riscontro in Europa.

La lotta all’evasione è una priorità del programma di governo del centro-sinistra, ma è altresì parte di un progetto culturale e civile alternativo alla destra di cui il rispetto e la tutela degli animali è elemento qualificante.

Commenti
Ci sono 5 commenti
gio 2013-01-17 22:09:19
secondo me non ci sta nulla di anormale in questo!!
giampiero 2013-01-17 23:24:51
forse, distinguere tra animali di razza/costosi/di prestigio e bastardini raccolti per strada o nei canili non sarebbe male per un politico che abbia una qualche conoscenza della società.
ANITA 2013-01-18 08:18:02
Cara senatrice oltre agli animali perchè non si occupa anche della legalità a Senigallia per esempio una fra tante che da semplice cttadina si vede ad occhi chiusi è l obitorio Ma queste cose agli enti e politici non interessa per niente SU QUESTI ARGOMENTI NON RISPONDE NESSUNO e nella ASUR personale che alle volte occupa posti senza merito ma solo per conoscenze
Rachele 2013-01-18 14:55:13
Ringrazio per il pensiero della Senatrice verso il problema. Certamente rispetto alla grande crisi che attanaglia l'Europa questo può sembrare marginale. E forse proprio per questo è relativamente "semplice" non peggiorare le condizioni di vita di tante persone affezionate ai propri, talvolta unici, amici. Oltre al fatto che altrimenti si correrebbe il rischio di ritrovare questi animali per strada, o nelle strutture a spese di nuovo del contribuente. Avere un animale domestico non può essere considerato un lusso. Per quanto riguarda gli animali "costosi" nelle MArche chiunque può detenere fino a cinque cagne di "razza", allevarne i cuccioli e venderli senza ricevuta o fattura, riuscendo anche a sfuggire ai controlli dell'anagrafe canina degli allevamenti tali per legge. C'è ancora un ricco mercato per questo e non si vede come "censire" i proprietari di cani "di razza" ai fini di un eventuale redditometro.
NIKOL 2013-01-18 18:42:43
Anita, ma di che stai parlando?Se parla di cani, forse non sai che l'obitorio è per le persone...
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