Senigallia, accolti alla Caritas i rifugiati espulsi dall’hotel Lori
I coinvolti lamentano mancanza di assistenza dal Comune e cattiva informazione sui giornali
Sulla vicenda dei sei rifugiati espulsi dall’hotel Lori dopo i fatti di venerdì 4 gennaio, i giovani coinvolti, l’associazione ACADS che li assiste e i consiglieri di Partecipazione e Rifondazione Comunista vogliono vederci chiaro. E soprattutto vogliono che tutti ci vedano chiaro, lamentando soprattutto carenze nell’intervento che la macchina statale e comunale avrebbe dovuto garantire ai rifugiati, ma anche carenze nell’informazione giornalistica che non avrebbero aiutato a comprendere la questione.
Ma andiamo per ordine. Sono circa 30 i rifugiati ospiti dello Stato italiano accolti alla pensione Lori. Chi da un anno, chi solo da tre mesi. Per ognuno di loro, la struttura riceve un contributo dal governo di – sembra – 46 euro al giorno, mentre agli stessi rifugiati vengono riconosciuti quotidianamente 2,5€ (75€ al mese). Soldi che servono per tirare avanti, o che vengono messi da parte o inviati alle famiglie di appartenenza nei paesi di origine. Soldi che per alcuni mesi (giugno, luglio e agosto 2012) non sono arrivati; a settembre ne sarebbero arrivati solo la metà, a dicembre solo un “regalo” di venti euro.
Gli ospiti, provenienti da paesi come il Mali, la Nigeria, la Costa d’Avorio o il Burkina Faso, hanno nel frattempo fatto i conti anche con condizioni di vita all’interno della struttura che hanno definito vergognose: luce e riscaldamento non sempre erogati anche con la neve (vedi febbraio ’12), cibo di pessima qualità, struttura con mobilio quasi fatisciente, mancanza di beni di prima necessità come i calzetti, le scarpe o il sapone. Insomma denunciano una situazione in barba a qualsiasi diritto di ogni rifugiato.
Senza contare che nel programma vi erano considerate anche forme occupazionali e di inserimento sociale mai messe in pratica.
Alla notizia che il progetto di assistenza in cui erano inseriti potrebbe non venir rinnovato (causa il passaggio della “materia” dalla Regione alla Prefettura e quindi al governo in questo momento assente, per ora il “contratto” con l’albergo non è stato rinnovato), e al mancare di nuove mensilità di denaro (a dicembre solo 20 euro), la situazione si è fatta via via sempre più tesa. Più volte gli ospiti hanno chiesto sia alla titolare dell’albergo, sia ai responsabili del progetto, sia all’avvocato che li assiste, soluzioni che potessero ovviare ai vari problemi. E più volte non sono stati ascoltati o non sono stati informati.
Questo fino a venerdì 4 gennaio quando a venir danneggiata è stata – stando a quanto riportano alcuni dei ragazzi ospitati – una credenza con dei piatti. Poi, da lì, la segnalazione alla Polizia e quindi alla Prefettura, il ricovero della titolare dell’albergo al Pronto Soccorso e l’espulsionedi 6 ragazzi non dal programma assistenziale, ma dalla struttura ospitante. Il che non ha modificato comunque il loro “status” di rifugiato. Al carattere di urgenza della questione si è poi aggiunto anche il fatto che, oltre ai sei espulsi, anche altre 22 persone (su 24 rimaste) hanno chiesto di essere trasferite dall’hotel Lori.
Gli espulsi sono stati convocati in Ancona per averne comunicazione, senza però ricevere altre informazioni per capire a chi rivolgersi o dove andare.
Gli stessi consiglieri comunali di Senigallia, Luigi Rebecchini e Roberto Mancini, sono andati a prenderli per riportarli alla Caritas cittadina dove tuttora alloggiano, anche se non si sa per quanto tempo potranno restare lì.
Lo stesso Rebecchini ha affermato: “Questi ragazzi sono stati lasciati fuori dalla Questura, sotto la pioggia, senza sapere cosa fare, dove andare, a chi rivolgersi. Abbiamo segnalato la questione all’Assessore Volpini, il quale aveva detto che se ne sarebbe occupato, ma poi non si è fatto sentire se non sotto nostra insistenza. Noi li abbiamo portati alla Caritas e lo abbiamo fatto volentieri, ma nessun responsabile da parte del Comune ha dato alcuna comunicazione o si è fatto vedere per dare una mano“.
“E’ proprio questo il problema della questione – continua Paolo Battisti, del gruppo consiliare Partecipazione – oltre alle cose inesatte che si sono viste sulla stampa: dov’è il dialogo o l’assistenza promessa a queste persone? Quali soluzioni per la vicenda? Il silenzio dell’Amministrazione su questi temi è inaccettabile e vogliamo che venga fatta chiarezza sulla tutela di questi ragazzi, cosa che porteremo anche al prossimo consiglio comunale“.
Anche nel caso dei profughi, questi ragazzi, tutti giovani, risultano scappati da una guerra finita da anni!!!! Ma siamo sicuri sia più giusto aiutare chi è scappato, a scapito di chi è dovuto rimanere (vecchi, bambini, donne....)????
Io francamente di dubbi ne ho molti, leggo anche che avrebbero diritto all'assistenza psicologica... a me, disoccupato, senza alcun reddito (vivo alle spalle della mia compagna) nessuno ha assicurato NULLA!!!!!
Mie considerazioni: in genere chi ne ospita più di 25/30 di queste persone (hotel ed associazioni incluse) ha fatto i matti soldi e sanato bilanci sulle spalle di noi contribuenti e sulle spalle di questi poretti che so tutto meno che delinquenti...speriamo ora che c'è la prefettura.. Che si indaghi anche su chi ha mangiato...
Moltiplichiamo il tutto x 18 mesi, ovvero 540 giorni.
782.000*540=422.280.000 + 315.000*540= 170.010.000 ... Totale 592380000 (mìlioni di euro) per emergenza nord Africa. Il sistema ufficiale... Chiamato sprar con 30.000.000 di euro ne ospita 5.000..e obbliga chi gestisce i progetti a fare integrazione e trovare soluzione...... Invece 590 milioni di euro non obbligava niente e nessuno... O xlomeno il 70% di accolti e' stato accolto in strutture alberghiere..che tutto fanno meno che trovare soluzioni....... Mo duole dirlo ma c'ha ragione paul.
Sei a completa conoscenza dei fatti avvenuti? I proprietari dell'hotel che (...omissis...) invece dove li mandiamo, in parlamento? Ma per favore....
qui si sono toccati vari aspetti sia economici che politici.
detto che i soldi comunque aiutano nel vivere quitidiano (ho provato a pagare con un sorriso ma vi assicuro non funziona) l'aspetto politico è più importante per più lati ovvero come governo, enti locali e privati gestiscono legalmente la tratta degli esseri umani, lasciandoli cuocere a fuoco lento nel proprio brodo con 2,50 al giorno e poi ogniuno per se e dio per tutti...
l'altro aspetto politico imporante sfiorato e l'unione europea che da un lato (GIUSTAMENTE) dice di fatsi carico delle situazioni umanitarie precarie, dall'altra sul proprio territorio (europeao) getta tramite politiche economiche scellerate i propri abitanti nella precarità e disegualità con successiva perdità di dignità per l'individui.
Mi vergogno per tante frasi senza senso che ho letto in questi commenti!!!
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