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Senigallia: non bastano i saldi, pochi acquisti nei negozi

Il segretario di Confartigianato Cicconi Massi: "per un bilancio è presto ma è un avvio senza il botto"

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Vigor-Forsempronese 13.01.2013
Saldi a Senigallia

Saldi senza il botto a Senigallia. Niente ressa dei primi giorni, un avvio decisamente sottotono per la stagione dei ribassi“, commenta Giacomo Cicconi Massi, Segretario Confartigianato Senigallia. Di certo è presto per fare bilanci perché gli sconti sono cominciati da appena pochi giorni però è innegabile che i consumi si sono mantenuti stabili e non vi è stato alcun picco di acquisti all’avvio delle promozioni.

Molti consumatori, piuttosto che aspettare i saldi, hanno aspettato e stanno ancora aspettando di avere più soldi a disposizione da investire. Tradizionalmente questo è il periodo in cui si concentrano i consumi: poter spendere la metà o meno per l’oggetto o il capo desiderato è quanto di più desiderabile specialmente in un momento come questo, in cui il bilancio familiare è sotto stretta osservazione, ogni spesa superflua è cassata e risparmiare è fondamentale, anzi vitale.

Tuttavia a oggi non si sta verificando alcuna corsa all’occasione e l’impressione che possiamo cogliere entrando nei negozi è che chi comunque acquista ha drasticamente ridimensionato l’entità della spesa: se prima ci si comprava in saldo un piumone o un cappotto, ora si cercano camicie o guanti. Per quanto i saldi propongano tagli, anche importanti, ai prezzi delle merci esposte, spesso non bastano per il consumatore medio. Certo, c’è sempre l’eccezione, ma tendenzialmente l’acquisto è oculato, vagliato con attenzione anche sotto prezzi ribassati e si sceglie solo ed esclusivamente ciò di cui si ha davvero bisogno. La crisi mette a dura prova la capacità di acquisto dei consumatori e la tensione al risparmio non si stempera.

“I bilanci degli esercizi commerciali e artigianali risentono di una annata magra quale è stata il 2012 e, per come stanno andando ora le vendite, la situazione permane negativamente stabile. Una volta i saldi rappresentavano per gli operatori del settore una speranza concreta di incasso, funzionale a ripianare i bilanci. Ora non è più così, o lo è, se va bene, parzialmente“, conclude Giacomo Cicconi Massi di Confartigianato.

L’intero meccanismo va perciò rivisitato e vanno di certo pianificate nuove strategie per venire incontro alle esigenze di una clientela con ridotto potere di acquisto.

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