Corinaldo, un ponte provvisorio sul fiume Cesano entro primavera
Principi: "Positivo che si sia voluto accelerare i tempi per risolvere il problema"
Il crollo del ponte dell’Acquasanta continua a tenere banco, con tutte le sue implicazioni. Una lunga serie di incontri, andati in scena nel corso degli ultimi mesi, ha dedicato ampio spazio alla ricerca di una soluzione definitiva. E ora si può asserire che quasi ci siamo.
Dal tavolo tecnico che ha avuto luogo martedì 8 gennaio a Corinaldo sono infatti emersi due punti chiave: la decisione di installare un ponte temporaneo in ferro da collocare nel guado (per consentire un repentino recupero della circolazione) e il reperimento dei fondi necessari alla definitiva riapertura: in questo caso la zona dove impiantare la struttura rimane ancora da individuare.
Un risultato così eclatante, naturalmente, ha richiesto molta attenzione e fatica. Si sono dati appuntamento nella sala Giunta del Municipio cittadino, tra gli altri, il presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande Esposto, l’assessore alle Opere Pubbliche della Provincia di Pesaro/Urbino Massimo Galluzzi e il sindaco dell’altro Comune interessato (Mondavio), Federico Talè.
E’ da sottolineare come il presidente della Regione Gian Mario Spacca, da parte sua, sia intervenuto a Corinaldo per ben due volte nel giro di pochissimi mesi. Emblematico, a tale proposito, il commento del primo cittadino di Corinaldo. “Siamo davvero soddisfatti, addirittura lusingati – ha sottolineato Matteo Principi – dal fatto che sono gli stessi esponenti degli enti coinvolti in questo delicato contesto a tenderci una mano. E lo dimostrano, all’atto pratico, partecipando personalmente agli incontri organizzati“.
Un gesto apprezzato dall’intera giunta corinaldese. “E’ un segno tangibile – ha continuato Principi – che sta a significare quanto sentito sia l’argomento. Siamo inoltre fermamente convinti che il collegamento tra le due province, in quel tratto, sia davvero irrinunciabile“.
Per far sì che ciò avvenga entro tempi accettabili, occorre muoversi con accortezza. “L’impianto provvisorio, che proviene dalla zona di Bolzano, è in ferro – ha specificato il presidente della Provincia di Ancona – e offre quindi una sostanziale stabilità. La struttura è a campata unica, lunga circa 30 metri che, però, verranno allungati con uno sbalzo di tre metri per parte, con una misura complessiva di 36 metri. La circolazione sarà a senso unico alternato, aperta pure ai mezzi pesanti “.
Si prevede l’apertura effettiva entro la prossima primavera. La spesa (200mila euro circa) verrà sostenuta dalla Regione (con 80mila euro) e dai due Comuni interessati, che si accolleranno il rimanente. “Per quanto riguarda la messa in opera definitiva – ha puntualizzato Spacca – la spesa necessaria sarà estrapolata dal fondo istituito dal Patto di Stabilità (tramite la “Stabilità Verticale”)“.
Il costo dovrebbe aggirarsi sui 2.600.000 euro. Cifre e dati ancora più precisi emergeranno da un ulteriore appuntamento (il luogo è ancora da stabilirsi) previsto per il 21 del corrente mese.
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