Rieco(mi) a parlare di nuovo di rifiuti
Semplice segnalazione, un po' polemica, fatta volutamente per non abbassare la guardia!
E’ proprio di questi giorni, non ricordo se poco prima o subito dopo la notizia che il Governo dei Professori aveva dato le dimissioni, la conferma dell’aumento della tassa sui rifiuti. Non è chiaro alla maggior parte dei cittadini di come la si andrà a chiamare se TARSU come fino ad ora, se TIA o TARES, se si tratterà di tassa o di tariffa, se sarà identica per tutti i comuni oppure ognuno deciderà in proprio come gestirla ed applicarla. Un dato solo è certo, anzi, meglio due: che aumenterà e neppure di poco.
E già questi due ultimi elementi sono più che sufficienti a mandare in bestia gli “Utenti”, detti con la terminologia educata usata dagli Amministratori, ed invece con una meno anglosassone, ma certamente più comprensibile da parte di chi deve pagare, le “Vacche da Mungere”.
Allora se è vero che i servizi forniti da professionisti di grido, i prodotti cosidetti di “marca“, le “Griffe” dell’alta moda che ti “ingriffano” con i loro modelli esclusivi, e così via dicendo, fanno pagare profumatamente la loro “qualità“ (a questa legge di mercato sembra faccia eccezione, spesso, la mano d’opera, seppur specializzata!), perché di pregio e valore, anche da ‘sta raccolta differenziata, che era stata decantata come l’elisir di godimento per le tasche dei cittadini e per l’ecologia ambientale, “Voglio” e sottolineo l’imperativo “Voglio“, che il servizio divenuto anch’esso così “profumato” come l’importo che si paga, deve corrispondere fornendo un equivalente servizio.
Lo so che sarà difficile “profumare l’immondizia”, ma i cervelli incaricati, sono pagati proprio per risolvere i spinosi problemi. Invece ogni giorno che passa, non solo quello dei rifiuti, sembra divenire come un pozzo senza fondo e con i risultati sempre meno lusinghieri.
Negli altri paesi oltre confine, ne hanno fatto un’industria con un business economicamente interessante. E noi? Siamo riusciti solo ad evidenziarci per il solo (de)merito di essere gli artefici di tali utili, in quanto esportatori di quei nostri rifiuti che non riusciamo a trattare e che per altri risulta come oro colato.
Cattiva gestione? Incapacità? Non lo so e non lo voglio sapere. So solo però, che se ci sono dei notevoli aumenti, esigo, non chiedo, quanto meno, che ad essi corrispondano servizi che debbano funzionare, non dico perfettamente, ma almeno decentemente. Questo si! Non dico che debbano rispettare gli orari come treni nipponici, ma che si osservi la pulizia e la decenza almeno di certi luoghi particolari.
Le foto che allego, stanno ad indicare, ancora una volta, che il servizio non funziona. Per colpa di chi, non mi interessa! Voglio che vengano presi dei provvedimenti e paghi chi deve pagare. Cittadini ineducati? Amministratori incapaci? Ispettori assenti? Azienda mal operante? Quando un “ospite” viene in visita a Senigallia, dice, vedendo lo sporco cittadino, “che cittadini ineducati“, e generalizza “che città sporca“. Ed io in entrambi i casi “non ci sto!!”
Per carità però, non vorrei sentir parlare di tavole rotonde, quadrate o triangolari. Più si parla e più i costi aumentano, aumentano personaggi con incarichi speciali, restano i vecchi risultati non certo ottimali.
Qui si tratta di rimboccarsi le maniche oggettivamente e concretamente, prendere pala e scopa e magari ritornare indietro di qualche anno (ramazza e sugo di gomito!), senza alcuna apparecchiatura satellitare, utile si, ma non indispensabile se non come veicolo pubblicitario, ma forse con qualche passeggiata di controllo in più e una volontà maggiore di ben operare, aggiunta alla soddisfazione di cogliere in flagrante e tirare le orecchie (spremendogli il portafoglio!!) a quei quattro cittadini che se ne fregano di osservare le disposizioni vigenti.
Si è partiti di nuovo, con il nuovo, con tanta enfasi (cerchiamo di mantenerla), con foto, annunci e promesse. Ora la cittadinanza è stata invitata (a scoppio ritardato, un po’ copiando questa rubrica) anche da qualche Consigliere Comunale a far presente quando c’è qualche cosa che non va.
Ecco, io mi adeguo subito, segnalo e delego. Questo è il documento che ciò non va! Le foto, onde facilitare la localizzazione dell’area, riguardano il mega (ed inutile) parcheggio del Cimitero delle Grazie. Vediamo ora se le promesse saranno mantenute! E non con un una tantum, ma continuando finchè contratto non ci separi!
Mi scoccia un po' prendere in prestito il detto di "Molti nemici, molto onore", ma credo che oramai, sia giunto il momento di usarlo. Evidentemente ho toccato qualche nervo scoperto a qualcuno e più volte!
Sono consapevole di essere Ignorante, tanto da possedere, io, però, il coraggio di mettere la mia firma. Questo proprio onde evitare che lettori dal palato fine, provenienti dalla scuola dell' Accademia della Crusca, la vedano ed evitino di leggere i miei obbrobri e passino immediatamente ad altre notizie. Una sorta di "Prevenire meglio che curare".
Da quel che sembra, però, "altri", altrettanto ignoranti, miscelano spocchiosamente termini "guzzi", pardon "ricercati", con cappelle grammaticali michelangiolesche. Solo che costoro, non possedendo tra l'altro un cuore di leone, si celano vergognosamente e vigliaccamente dietro un anonimato.
Non posso promettere che in futuro sarò linguisticamente più ricercato. Quello che invece posso promettere è che continuerò a svolgere il compito che mi sono prefissato, magari maltrattando la lingua nazionale, ma segnalando sempre alla gente quello che riterrò più opportuno segnalare, da cittadino ed uomo libero quale ancora mi ritengo di essere. Ora i possessori di nervi scoperti ed i buongustai letterari sono avvisati! Quando scriverò, quindi, sarà solo per denunciare qualche disservizio, qualche avvenimento che ritengo di voler pubblicizzare; comunque sia, non certo per dare lezioni accademiche, che non sono (meglio sarebbe usare il plurale in questo caso), non siamo i più indicati ad impartire !
E con questo definitivamente chiudo!
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