Serpente boa constrictor abbandonato tra i rifiuti a Senigallia
L'esemplare ritrovato in via Verdi nella mattinata del 3 gennaio
Un boa Constrictor è stato abbandonato, dentro la sua teca, accanto ad un cassonetto, all’altezza del civico 66 di via Verdi. Il ritrovamento risale alla mattinata del 3 gennaio ed è stato effettuato dal Nucleo Operativo Cites di Ancona del Corpo Forestale dello Stato su segnalazione dell’Enpa.
Il grosso esemplare è ora custodito nella sede del Noc di Ancona, al porto. Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato stanno ora cercando una struttura che possa adottarlo.
Pur rientrando tra le specie protette (è elencato in Appendice 2 Cites), il boa constrictor è liberamente venduto ed allevato in Italia, perché, ad eccezione della sottospecie Boa Constrictor Occidentalis, non è un animale a rischio di estinzione.
Il Boa constrictor è un serpente appartenente alla famiglia dei Boidi, molto temuto poiché capace di uccidere anche grandi prede avvolgendole e soffocandole nelle sue spire. L’origine del nome lo si deve al termine latino bova (biscia d’acqua). Si registrano esemplari dal peso di 30 kg e della lunghezza di quattro metri.
E’ caccia intanto al proprietario del serpente: l’ipotesi di reato è di abbandono di animale, cui potrebbe aggiungersi il maltrattamento, date le condizioni climatiche che ne hanno messo in pericolo la sopravvivenza. Inoltre, ad aggravare la posizione del ricercato che ha deciso di disfarsi dell’animale, la possibilità concreta che se il boa fosse evaso dalla teca, avrebbe potuto rappresentare un pericolo per le persone che vi si potevano imbattere.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!