Luana Angeloni: “Sostengo Beatrice Brignone perché…”
L'appoggio dell'ex sindaco di Senigallia per le primarie dei parlamentari: buona politica e rinnovamento
Ho scelto di sostenere per le primarie del 30 dicembre la candidatura al Parlamento di Beatrice Brignone nelle liste del PD perché sono convinta che in una democrazia “ammaccata” come la nostra le parole debbano tornare ad essere autentiche ed in grado esprimere fino in fondo il loro vero significato.
La parola rinnovamento è senza dubbio quella più utilizzata in questo momento da tutti coloro che decidono di occuparsi di politica. Esprime l’urgenza di un cambiamento, la necessità di invertire la rotta e fermare il degrado civile e morale.
Perché la politica è tutto quello che abbiamo per cambiare la nostra vita e quella degli altri, soprattutto quella di coloro che hanno di meno.
Per questo chi rifiuta la politica dice di no alla speranza di un futuro migliore.
Tuttavia per salvare la buona politica dal rischio della demagogia e del populismo abbiamo bisogno di bravi politici, persone cioè che non si limitino a pronunciare la parola rinnovamento ma siano anche capaci di viverla e testimoniarla direttamente.
Sostengo Beatrice Brignone perché sono convinta che una persona come lei, giovane, preparata, lavoratrice precaria, donna impegnata nel difficile compito di conciliare le esigenze della propria vita professionale con quelle di madre di famiglia, avverta di più e meglio il peso dei problemi e delle contraddizioni del presente e sia per questo in grado di interpretare in modo più efficace l’urgenza del cambiamento.
Beatrice è animata da sincera passione politica e non avendo rigide appartenenze legate a militanze passate può cercare con maggiore energia e autonomia di pensiero la difficile strada per un futuro diverso e migliore da costruire insieme.
Attraverso candidature come quella di Beatrice Brignone il Partito Democratico riuscirà sempre di più e sempre meglio a parlare della vita delle persone, ad occuparsi dei loro problemi, a dare spazio alle loro speranze.
da Luana Angeloni
Riprendo una sua frase a riferimento, commentandola:
"giovane, preparata, lavoratrice precaria, donna"
GIOVANE: a 34 anni non sei di certo "vecchia", ma nemmeno "giovane" che per me è anche sinonimo di "inesperto".
A 34 anni sei (dovresti) essere matura, è questo l'aspetto più importante.
Fino ai 29, per me, sei giovane. Dopo no.
Ma questo dipende dai punti di vista... io credo si più importante essere onesti. Troppi sono i giovani che, con la loro inesperienza, buttati nella tana dei lupi, diventano lupi a loro volta.
P.S. Ma poi questa Brignone non ha da crescere due bambini piccoli, di cui uno di qualche mese??? E quando ci starebbe in parlamento??? Forse sta cercando un lavoro dove possa permettersi assenteismo super-retribuito?
PREPARATA: in cosa? Laureata in giurisprudenza, ma mi sembra si stia occupando di tutt'altro, tanto è preparata!!! Uno che è preparato, con le risorse che ha la Brignone, fà un tirocinio e poi apre uno studio, altrimenti cosa ha studiato a fare tutti questi anni? E molto probabilmente con l'Università pagata dai genitori??? PEr buttare via la possibilità che ha avuto di studiare in una università e, PER SCELTA, incorniciare la laurea e appenderla ad una parete? Ma lo sà quante famiglie ci sono, oggi, che non possono permettersi di pagare le tasse universitarie ai figli che hanno VERAMENTE la PASSIONE per quello che hanno scelto di studiare?
LAVORATRICE PRECARIA: se la Brignone ha 34 anni, e ha passato il suo tempo all'università e ha avuto il tempo di fare due figli passando da una maternità all'altra... mi spiega MATEMATICAMENTE quanto abbia lavorato questa persona in tutta la vita? 2 anni?
DONNA: le donne oggi non hanno ancora la parità dei diritti, ma se mi permette credo anche si possa affermare che non sono più vittime come lo erano un tempo: oggi donne sono in posti di comando a prescindere dalle loro capacità, esattamente come avviene per gli uomini, e lo dimostra anche il fatto che lei è stata Sindaco per due mandati, Silvana Amati e poi Patrizia Casagrande e Elisabetta Allegrezza. Mi pare che di donne, al potere, ne abbiamo e ne abbiamo avute abbastanza, soprattutto a Senigallia. Diciamo che, al di là del genere sessuale, preferiamo persone intelligenti, oneste e di esperienza al potere, non bamboline raccomandate, mi scusi...
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