Bacio lesbo a Roma, trasferito il militare: dispiaciuto per l’equivoco
Esposto alla Polizia, denuncia dell'associazione gay: agirebbe così anche con coppie etero, no omofobia
Dispiaciuto che il suo comportamento sia stato ritenuto offensivo, ma lui dice di aver agito come da regolamento e quindi non essersi comportato da omofobo. E’ questo quanto rilasciato alla stampa dall’avvocato del carabiniere di Roma finito al centro delle polemiche per aver redarguito un bacio tra due ragazze, alla stazione di Acilia. Ma nel frattempo è stato trasferito. Non per punizione ma per “tutelare” lui e l’Arma da eventuali critiche.
La sera del 19 dicembre due ragazze si sono salutate con un bacio davanti alla stazione ferroviaria. Un gesto come tanti, che però il carabiniere ha ritenuto di dover “bloccare” perché vergognoso.
Secondo le due ragazze rivoltesi poi all’associazione “Project Gay” di Imma Battaglia, il militare avrebbe urlato loro di spostarsi, che era uno “schifo” e che certe cose sarebbe meglio “farle di nascosto“. Da qui la risposta stizzita delle giovani che lo avrebbero – stando al legale del carabiniere, l’avv. Luciano Randazzo – “apostrofato in malomodo, con parolacce e ingiurie“. E poi il controllo dei documenti, da regolamento quando c’è l’offesa a pubblico ufficiale.
Le parole – stando alla versione delle donne – ricevute avrebbero fatto sì che le due si rivolgessero poi all’associazione gay: nell’esposto presentato alla polizia si parla di offese e minacce di “denunciarle per atti osceni in luogo pubblico“.
Il militare, trasferito nella compagnia dell’Eur, si dice dispiaciuto dell’episodio e di essere stato frainteso, ma ha ribadito di essersi comportato come da istituto e che lo avrebbe fatto anche in presenza di una coppia eterosessuale.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!