Testa di agnello ritrovata a Marzocca di Senigallia, ma nessun dato certo
Solo ipotesi al vaglio dei Carabinieri, il capitano Marinaccio rigetta l'idea delle organizzazioni criminali
Non c’è nulla che abbia a che vedere con le organizzazioni criminali. Così il Capitano dei Carabinieri della compagnia senigalliese, Lorenzo Marinaccio, sintetizza la risposta a ciò che è emerso sulla stampa locale in merito al ritrovamento di una testa di agnello mozzata nei pressi di un’abitazione a Marzocca di Senigallia.
“Chi conosce anche un minimo come agiscono la mafia, la ‘ndrangheta o la camorra, sa che non ricorrono a questi metodi. Non capisco come possano apparire certe notizie sula stampa, tra l’altro, senza considerare che da noi dell’Arma non è trapelato nulla“, ha commentato.
Sull’episodio di sabato mattina, 22 dicembre, che ha scosso la frazione – più che altro per le ipotesi emerse sulla stampa locale – non ci sono elementi da approfondire, minimizza il Capitano Marinaccio dopo aver ascoltato la famiglia Emidi-Sardella.
Giovanni Emidi, imprenditore della Energy Resources, e Barbara Sardella, ex segretaria della Margherita di Senigallia, sono tra i probabili destinatari – ma nemmeno su questo dato si è sicuri – del macabro ritrovamento tra via della Resistenza e via M.Polo, su cui hanno indagato Carabinieri di Senigallia.
Si pensa a qualcosa che abbia a che fare con l’azienda o a qualche rapporto personale finito magari non nel migliore dei modi, ma non vi sono dati certi, semmai solo piste al vaglio dei Carabinieri che però sulla notizia hanno mantenuto e mantengono tuttora il massimo riserbo. Cosa peraltro chiesta anche dalla famiglia, che si è detta tranquilla e serena, preoccupata invece proprio per ciò che è emerso dai quotidiani.
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