“Bando alle ciance – atto secondo” i precari incontrano la CGIL di Senigallia
"Con il sindacato abbiamo scelto la via del confronto. Ora porteremo il bilancio in piazza"
Pioveva a dirotto venerdì mattina, 21 dicembre. Ogni edificio comunale era presidiato da una volante delle forze dell’ordine. Un’atmosfera plumbea. Qualcuno si aspettava un assalto o forse, più semplicemente, lo sperava.
Eppure era stato detto e scritto: “Ogni volta verranno messe in campo pratiche diverse, perché diversi sono i soggetti, diverse le responsabilità e diversi gli obiettivi”. Con la CISLè stato scelto il terreno dello scontro, perché con chi da anni viola i diritti e la dignità delle persone non è possibile alcun dialogo.
Con la CGIL invece, è stato scelto il confronto, perché al di là delle differenze politiche – spesso enormi, in primis sulla legalità – negli ultimi anni sono state condivise delle lotte, dall’esperienza di “Uniti Contro la Crisi” agli operai senza stipendio del cantiere alla Cesanella.
Capiamo che molti – tra i politici, tra la stampa e tra le forze dell’ordine – avrebbero preferito la ripetizione del copione per collocarci nella marginalità dell’estetica antagonista, dei duri e puri, di quelli contro tutti, che dicono sempre no e che considerano l’altro da sé come un venduto o un traditore. Ci spiace, non siamo così, e non solo per una questione meramente tattica, ma perché la politica comincia proprio con trovare un comune con l’altro da sé.
Il fatto che la CGIL abbia accettato il confronto è un risultato importate. Lo è ancora di più perché non scontato, dopo l’azione contro il sindacato giallo. E’ la dimostrazione che le pratiche di lotta, anche quando radicali, se sorrette da serie argomentazioni, non chiudono gli spazi politici. Ci spiace se questo ha provocato un po’ di gastrite ai dirigenti della CISL e a tutti i politici che in questi giorni hanno fatto sfoggio d’isteria e paranoia.
Il confronto tra CGIL e Precari United ha portato per la prima volta un po’ di chiarezza. Il bando che dovrà uscire a fine gennaio del 2013 è quello del settembre del 2012, che è stato congelato sia per dissenso dei sindacati rispetto alla separazione tra lavoro intellettuale e lavoro manuale e sia per problemi economici nel chiudere il bilancio comunale, dovuti ai tagli voluti dal Governo Monti e quindi – non ci stancheremo mai di ripeterlo – anche dal PD. Per il 2013 a oggi, non è previsto nessun bando, cioè nessuna forma di politica attiva sul lavoro.
Ottenere un altro bando per il 2013 è un terreno comune emerso nella discussione. Il fatto che il nuovo bando possa essere aperto non solo a chi ha perso un lavoro con contratto subordinato, ma anche a quelli con contratti precari – co.co.pro. ecc. – e a coloro che appena laureati o diplomati non trovano nulla se non il sostegno della famiglia, è il contributo soggettivo che Precari United vuole portare per migliorare il bando. A questo aggiungiamo alcune questioni più tecniche: non porre il modulo ISEE come unico criterio selettivo, eliminare dai requisiti richiesti la patente e la residenza a Senigallia prima del 2008.
Il tutto, ovviamente, in una sola graduatoria, poiché riteniamo intollerabile ogni forma di politica classista, sapendo bene però, che se si spaccia un lavoro come tirocinio formativo, tale deve essere. Un altro terreno comune emerso nella discussione, è l’importanza della partecipazione cittadina nelle scelte che la riguardano, e quindi di dirigersi verso un bilancio condiviso, trasparente e partecipato.
E’ proprio sull’idea di “portare il bilancio in piazza” che si concentrerà la terza e ultima tappa di Precari United e dell’Arvultùra.
Stay tuned!
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