Papa e Vescovi contro gli omosessuali, iniziata la campagna elettorale
I circoli UAAR di Senigallia e Ancona: "Un Dio così crudele crediamo non possa esistere"
Ce lo aspettavamo. Cos’altro poteva accadere dopo le dure ed ingiuste parole di Ratzinger dei giorni scorsi, quando definiva ”un’offesa contro la verità della persona umana” e “una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace” la richiesta di molte associazioni, fra cui l’UAAR, di avere anche in Italia una legge che riconosca i matrimoni omosessuali?
Il Vescovo emerito di Senigallia Odo Fusi Pecci nei giorni scorsi ha rilasciato un’intervista in cui rinnova tutti gli stereotipi e i pregiudizi dell’armamentario omofobo clericale e attacca gli “arroganti” che conducono le ormai più che giustificate campagne a favore di leggi più garantiste.
Ce lo aspettavamo che l’ irrazionalità, l’ignoranza e la superstizione, emergesse con il consueto contorno di accuse su presunte “manifestazioni del demonio”, nonché invettive contro i “pervertiti” e i “viziosi”, che nella sua mente sarebbero i gay e le lesbiche che si amano e vorrebbero continuare ad amarsi in uno stato laico e democratico e in una società tollerante.
Egli giustifica il suo intervento parlando di “Verità della legge di Dio”, di “diritto naturale” e appellandosi ad un “piano di Dio” e a ciò che “Dio ha deciso e chiaramente detto”.
Noi, quali atei ed agnostici razionalisti, crediamo che un Dio così crudele semplicemente non esista, e che certe convinzioni nate e maturate all’interno delle gerarchie religiose siano frutto di una lunga vita passata fra l’intolleranza ed il pregiudizio.
Ricordiamo ai cittadini, che i diritti civili sono conquiste di tutti, che non piovono dal cielo, ma vanno conquistati e difesi giorno per giorno.
A noi non resta che rilevare con tristezza che queste dichiarazioni, unite a quelle dei giorni scorsi del Papa, danno il via alla campagna elettorale del Vaticano e alla tradizionale interferenza delle gerarchie cattoliche nella vita politica italiana.
Roberto Giorgetti – Circolo UAAR di Ancona
Paul Manoni – delegato di Senigallia
Il titolo mi sembra totalmente fuori misura.
Il clero non è contro nessuno e dare pubblicità a posizioni laiciste estreme non aiuta ad un dialogo civile ma orientato ideologicamente. Cristo è nato anche per l'UAAR... Questa è la vera buona notizia.
Buon Natale amici!
Luca
In questo senso credo fin qui abbia un po' peccato in senso laico di collusione con il nemico, e ora ne paga lo scotto, a mio modesto avviso.
Ai posteri l'ardua sentenza, a tutti intanto buon Sole Invitto o Natale.
Buona festa pagana del SOLE INVITTO che i cristiani hanno usurpato chiamandola natale di cristo per loro convenienza.
Quale ossimoro? un ateo non è un non-credente, ma è chi afferma che dio non esiste; ma un ateo deve credere necessariamente a qualcosa di più terreno e umanamente possibile, come ad esempio la pace e la giustizia.
Pace e giustizia a cui evidentemente il Papa non crede, se le fa passare, necessariamente, per la condanna degli omosessuali o l'ostracismo dei divoziati e la conversione di tutti i viventi e la penitenza dei defunti.
Sig Giacomo, abbia fede, un mondo migliore, terreno, è possibile, senza miracoli, anche senza religioni, anche senza conversioni o pentimenti, quelli che si pretendono da noi atei.
Non capisco tutte queste certezze della Chiesa Cattolica e di molte persone
Non capisco questa concezione tanto bellina e felice della famiglia uomo-donna-bambino
Siamo liberi di essere quello che vogliamo, di esprimerci come vogliamo a patto di non creare sofferenza ad altre persone
E siamo anche liberi di pensare (spero)...siamo quindi liberi di ragionare, collegare concetti e possiamo sentire le gioie e le sofferenze degli altri
Cerchiamo allora di non costruirci tante certezze, lo so che queste ci danno sicurezza, però dovremmo cercare di andare oltre
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