Arrivano le dimissioni di Mario Monti. Napolitano pronto a sciogliere le Camere
Il Premier rimette il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica, che avvia le consultazioni
Detto e fatto. Come ci ha abituato nei 13 mesi in cui ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti ha dato seguito a quello che aveva dichiarato a inizio dicembre, e si è dimesso dopo che, nel pomeriggio di venerdì 21 dicembre, il Parlamento ha approvato la legge di stabilità.
Monti, dopo il voto della Camera dei Deputati, ha convocato un breve Consiglio dei Ministri e poi e salito al Colle, dove ha rassegnato le dimissioni, rimettendo il suo mandato nelle mani di Giorgio Napolitano, il quale ha chiesto all’ormai ex-premier di restare in carica per il disbrigo delle pratiche interne.
Il Presidente della Repubblica ha quindi deciso di avviare le consultazioni con le parti politiche già dalla mattina del 22 dicembre, ma sarà solo una prassi che porterà allo scioglimento della Camera e del Senato, atto che darà formalmente l’avvio all’iter verso le prossime elezioni politiche, già praticamente fissate per il 24 febbraio.
Mario Monti, uscendo dal Quirinale ha definito “difficili e affascinanti” i 13 mesi trascorsi a Palazzo Chigi, senza esitare a lanciare una frecciata al PdL, sentenziando: “Il Governo non termina per colpa di una profezia dei Maya”.
Vero, ma i Maya a questo punto avevano visto giusto sul 21 dicembre 2012 come chiusura di un ciclo e apertura di uno nuovo.
In una nuova e duratura forma di governo, la Fiducia non potra' piu’ essere una dei suoi componenti. Ogni sforzo dovrebbe essere intrapreso per formare un nuovo tipo di governo, con nuovi meccanismi, che non richiedera’ piu' l’elemento della Fiducia o la promessa di un politico per garantire che la volonta’ della maggioranza sia sempre riflessa nelle leggi di quel governo. Questo sara’ un sistema che potra' migliorare nel tempo la possibilita' gia' esistente di un tale governo strutturato oggi tramite l'uso dell' Internet.
Una nuova forma di governo Democratico e' il Comutalismo.
Comutalismo e' un nuovo concetto di Democrazia senza politici che e' organizzato tramite Internet e che bilancia i bisogni dell'Individuo con il Rispetto dell'Uguaglianza.
Il Comutalismo e' strutturato per provvedere i beni necessari alla sopravvivenza di ognuno ed introdurre al tempo stesso una nuova e trasparente forma di Capitalismo per tutti quei beni che sono in eccedenza e non necessari, come in un Mercato Aperto alla competizione dei beni superflui. Al fine della trasparenza questo nuovo tipo di Capitalismo regolerebbe che ogni singola transazione di beni o servizi sia riportata sul Net per divenire visibile da chiunque (proprio come una fattura fiscale resa pubblica) e tassabile alla sua origine con una percentuale fissa per tutti.
In un tale sistema, tutti i beni privati ed i loro proprietari come anche le transazioni valutarie ed i passaggi di proprieta' privata dovranno essere pubblicamente riportati sul Net. Questo servira' ai fini di prevenire illecite transazioni e poter stroncare la corruzione tramite l'immediato confisco di quei beni non riportati.
Inoltre, per ridurrere l’Avidita’ e risanare l'equilibrio finanziario nel Mondo, bastera' eliminare il concetto di eredita’. La proprieta' privata della gente tornera' allo Stato alla morte di ciascuna persona per poi essere messa all’asta fra tutti i cittadini. La gente potra’ spendere quanto vorra’ per educare i propri figli ma eredita’ e donazioni non saranno permesse.
Una volta che la sopravvivenza sara’ garantita per tutti non ci sara' piu' il bisogno di essere tolleranti con il crimine come e' invece necessario esserlo oggi quando lo stesso crimine e' una conseguenza del nostro sistema corrotto. Nel Comutalismo, il diritto alla proprieta’ dovra’ essere protetto e garantito anche per quelli che vorranno lavorare e barattare il proprio Tempo per ottenere di piu' delle basilari necessita’ provviste dal sistema.
http://www.wikinfo.org/Multilingual/index.php/Comutalismo
http://www.wavevolution.org/it/index.html
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