Marche, tagli alla sanità: i sindacati accolti in Regione
Spacca, Mezzolani e Marconi incontrano le sigle Cgil Cisl e Uil: "Collaborazione per contrastare i tagli"
Martedì mattina, 18 dicembre, il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, insieme agli assessori alla sanità Almerino Mezzolani e ai servizi sociali Luca Marconi, ha incontrato una delegazione dei sindacati di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl del personale della sanità che manifestavano davanti alla sede di Palazzo Raffaello.
“L’analisi dei sindacati – ha detto il presidente della Regione, Gian Mario Spacca – si sovrappone per certi aspetti alla nostra e le preoccupazioni espresse sono certamente condivise. No ai tagli lineari e subito un processo forte di riorganizzazione. Un processo già avviato, ma che non si è ancora realizzato appieno come previsto. Per questo abbiamo avviato una seria riflessione, concentrandoci oggi sulla fase operativa e gestionale, nel breve termine, che va nettamente separata dalla programmazione sulla visione di lungo periodo.
La priorità, ora, è focalizzare l’attenzione sul 2013 che si annuncia molto duro per i tagli pesantissimi alla sanità. Questo percorso vogliamo farlo proseguendo il confronto, improntato alla massima collaborazione, con tutti gli attori del sistema. Fondamentale è il rafforzamento della governance regionale della sanità per scongiurare quanto già avvenuto in altre regioni che a differenza delle Marche non possono vantare l’equilibrio dei conti“.
“E’ evidente – ha commentato l’assessore Mezzolani al termine dell’incontro – il disagio che si avverte per il cambiamento in atto nel sistema sanitario nazionale. I tagli che ci sono stati hanno indotto preoccupazioni difficili da arginare. Questo clima si riverbera su tutto il sistema sanitario e anche nei rapporti con i sindacati: ciò che abbiamo garantito loro è la ripresa di un confronto serrato al fine di condividere un percorso sul quale poi ognuno farà la sua parte. Noi dobbiamo tenere in equilibrio un sistema senza far cadere la qualità dei servizi. Per quanto ci riguarda quindi, stretti dalle direttive nazionali, è nostro compito imboccare con decisione la strada della riorganizzazione e riqualificazione del sistema sanitario regionale in base ad una società che invecchia e che chiede nuovi servizi. La sfida è difficile, ma abbiamo dalla nostra parte la virtuosità dei conti e l’obiettivo finale è continuare a garantire a tutti un sistema universalistico e solidale“.
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