Botti di capodanno, la Polizia di Senigallia sequestra 15 confezioni scadute
Iniziano i controlli sui fuochi pirotecnici in vendita. I consigli su come comportarsi per evitare rischi
Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Senigallia, dato l’approssimarsi dei festeggiamenti per capodanno, ha sottoposto a controllo tre attività commerciali in cui si vendono i famosi fuochi pirotecnici che ogni anno finiscono nelle pagine di cronaca per aver causato qualche ferito. In uno dei tre negozi del territorio senigalliese controllati, sono state riscontrate alcune irregolarità che hanno portato al sequestro di 15 confezioni di botti scaduti di validità e, quindi, pericolosi.
Proprio per evitare che le persone acquistino fuochi pirotecnici scaduti, illegali o mal conservati – tutti fattori che potrebbero rendere il botto molto pericoloso, anche se si tratta di un semplice petardo o di artifici a fontana – si intensificano le attività di controllo da parte della Polizia senigalliese coadiuvata dagli artificieri della Polizia di Stato, ma spesso ciò non basta ad evitare comportamenti a rischio.
In particolare la Polizia ricorda che, come molti altri prodotti in vendita, i fuochi d’artificio riportano un’etichetta, sulla quale è impressa, oltre alle istruzioni per l’accensione, anche una data di scadenza da osservare con attenzione, perché il materiale pirico, una volta scaduto, non è più integro e diventa pericoloso.
Per il resto, valgono le norme di cautela più volte divulgate e un po’ di buon senso: innanzitutto, non bisogna acquistare fuochi d’artificio proibiti o messi in vendita da commercianti non autorizzati; si deve verificare che il prodotto sia in ottimo stato di conservazione, non presenti fuoriuscita di polvere pirica o segni d’umidità.
Inoltre, non si deve affidare l’accensione dei fuochi a minori ma fare attenzione, durante l’accensione, a non indossare abbigliamento facilmente infiammabile, a rimanere in luoghi aperti, lontano da oggetti infiammabili e da persone.
Nella notte tra il 31 dicembre 2011 e capodanno 2012 le Marche videro festeggiamenti tutto sommato tranquilli senza grosse problematiche per quanto riguarda la sicurezza. Nessuna vittima, per fortuna, ma alcuni feriti: due nell’anconetano, sette nella provincia di Ascoli Piceno, quattro nel fermano, tutti per scoppi improvvisi dei botti di capodanno o per trovate “artigianali” con conseguenze più o meno gravi.
I casi più eclatanti furono quelli di un giovane di Arcevia ferito ad un occhio e quello di un ragazzino di 13 anni, a Torrette di Ancona, a cui i medici dovettero amputare una mano dopo che gli scoppiò la bottiglia di vetro in cui aveva messo la polvere pirica di diversi petardi.
Proprio per evitare il ripetersi di episodi simili, oltre alla raccomandazione di non fabbricare esplosivi “artigianali”, è necessario non indirizzare petardi e razzi verso persone, finestre e balconi, non tenerli in mano durante l’accensione e non tentare mai di riaccendere il materiale rimasto inesploso.
Allegati
Nella notte a cavallo tra 2011 e 2012:
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