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Corinaldo, niente domiciliari per il 46enne che aveva minacciato i militari

Il Gip ha confermato tutti e tre i capi di accusa

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Le armi dell'arrestato, poste sotto sequestro dai Carabinieri

Resta nel carcere di Montacuto S.M., il 46enne arrestato con l’accusa di tentato omicidio continuato e aggravato, resistenza a pubblico ufficiale continuata e aggravata e minacce gravi.

Il Gip ha negato nella mattinata dell’11 dicembre i domiciliari richiesti dal legale dell’uomo, Mehmet Alisot e confermato tutti e tre i capi di accusa.

I fatti risalgono al primo pomeriggio del 5 dicembre. I militari su segnalazione di alcuni vicini, avevano fatto irruzione nell’abitazione in via Santa Apollonia a Corinaldo, dove l’uomo viveva con il padre.

L’uomo al momento dell’arresto brandiva una martello di 4 kg: dopo un momento di apparente calma dovuto all’intervento dei carabinieri, il 46enne si è scagliato armato di coltello da cucina, contro uno dei militari.

La lite sarebbe scattata al rifiuto del genitore riguardo una richiesta di anticipo sull’eredità e soprattutto sull’intestazione della casa. S.M., sarebbe andato su tutte le furie minacciando di demolire l’abitazione a martellate.

L’uomo dopo l’arresto si era trincerato dietro un mutismo totale rifiutandosi di voler spiegare l’accaduto alle forze dell’ordine e anche di nominare un avvocato di fiducia. Silenzio rotto solo l’8 dicembre in sede di udienza davanti al Gip.

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